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Laser

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RSI - Radiotelevisione svizzera

Laser è un magazine di approfondimento dell’attualità politica, culturale, sociale. Interviene sulla stretta attualità di giornata, solo in casi particolari, di grande rilevanza. Dà spazio anche a tematiche di interesse pubblico o a quante vengono trascurate dai grandi media. Il taglio è storico–sociologico. I registri comprendono interviste, reportage, documentari, incontri biografici. Spazia dal locale all’internazionale, da tematiche accademiche a questioni di vita quotidiana. Presta particolare attenzione alla forma radiofonica, all’abbinamento di contenuti di sostanza con uno stile divulgativo. È il magazine di riferimento della Rete Due per réportages e documentari.

3563 - Le voci russe libere
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  • 3563 - Le voci russe libere

    I paesi baltici sono diventati rifugio per centinaia di giornalisti scappati dalla Russia soprattutto dopo che il presidente Vladimir Putin ha invaso l’Ucraina, nel febbraio 2022. Sarebbe stato impossibile continuare a lavorare nel loro paese. Molti oggi sono in Lettonia, dove i loro editori hanno spostato redazioni e personale. Radio Svoboda, Novaja Gazeta, Meduza e tante altre realtà della stampa indipendente continuano a coprire da lì gli eventi che accadono in Russia. Ma i problemi che devono affrontare sono molti: vivere lontano dai propri amici e familiari, in esilio, lontani dal loro paese, crea isolamento, solitudine, incertezza per il futuro. Alcuni si sono adattati alla loro nuova vita e continuano a fare il loro lavoro. Altri hanno avuto bisogno di assistenza e protezione in centri dedicati ai giornalisti come il Riga Media Hub. 

    Fri, 22 Mar 2024 - 22min
  • 3562 - Dimenticare l’Artsakh, dimenticare la storia

    Sei mesi fa l’esercito dell’Azerbaijan, complice l’immobilismo russo nella regione, attaccò l’Artsakh-Nagorno Karabakh, l’enclave di etnia armena in territorio azero. In pochi giorni la quasi totalità della popolazione lasciò le proprie case, i monumenti, i cimiteri, la storia per cercare rifugio in Armenia.

    Finiva così una disputa territoriale che dal 1991 – dal momento della dissoluzione dell’Unione Sovietica - aveva portato a tensioni gravissime e conflitti tra Armenia e Azerbaijan. Ma se la popolazione ha abbandonato quel territorio, che fare ora dei monumenti e delle tracce millenarie che ricordano senza ombra di dubbio la presenza armena nella regione? Le ruspe hanno abbattuto in diretta televisiva il parlamento dell’autoproclamata repubblica dell’Artsakh (mai riconosciuta da nessun governo) ma secondo storici, archeologi e ricercatori è già cominciata la cancellazione della cultura armena in territorio azero.

    Wed, 20 Mar 2024 - 27min
  • 3561 - I 60 anni straordinariamente vagabondi dell’Odin Teatret

    Festeggia i suoi primi 60 anni, l’Odin Teatret, una delle più importanti compagnie teatrali del mondo. Un compleanno che viene celebrato con un programma intenso di appuntamenti per tutto il 2024 che porta la carovana teatrale dal Messico all’Uruguay, dalla Cina alla Norvegia.
    Fondato da Eugenio Barba l’ultimo maestro teatrale d’Occidente, allievo di Jerzy Grotowsky, l’Odin Teatret si è distinto negli anni come un progetto unico di Teatro di ricerca multimediale.
    Nata a Oslo, in Norvegia, nel 1964, poi stabilitasi in Danimarca a Hostelbro, cresciuta facendo del training dell’attore il suo fulcro tra collaborazioni importanti anche con Jacques Lecoq, Dario Fo, Krejca, Luca Ronconi, il Living Theatre, la compagnia dell’Odin è un richiamo imprescindibile per tutti gli amanti del teatro, professionisti e non.
    Al Teatro Menotti di Milano, tappa precedente all’arrivo in Ticino dell’Odin Teatret, abbiamo incontrato il maestro Eugenio Barbae partecipato a una masterclass realizzata dall’attore danese Tage Larsen.

    Dai suoi incredibili 88 anni, Eugenio Barba, con un’energia contagiosa ci racconta del teatro di ricerca, dell’essere comunità e dell’inesauribile sete di conoscenza. Passando poi dall’esperienze vissute in Brasile e in Cile durante la dittatura di Pinochet, senza dimenticare la passione per l’India.

    Ancora una volta, Eugenio Barba, ci conduce oltre i confini del consueto.

    Mon, 18 Mar 2024 - 26min
  • 3560 - Wesfjord Islandesi

    Un’avventura nei Fiordi Occidentali Islandesi. Più precisamente a Ísafjörður. 

    L’autore ha passato 30 giorni immerso nella cultura Islandese, non quella turistica estiva ma di una piccola comunità che per la maggior parte dell’anno non ha modo di vedere il sole. Le ore di luce tra settembre e aprile non sono molte. 

    Un mondo lontanissimo, popolato da ricercatori che si occupano di studiare il climate change che lassù si percepisce in modo ancora più aggressivo.

    La musica, l’arte e le tradizioni antiche fuse con la mitologia norrena sono molto importanti nella comunità, Laser  ed ho potuto ascoltare le storie, assaporarne i gusti, vedere i luoghi nei quali i vichinghi sono sbarcati e hanno fatto di questa terrà fatta di fuoco e ghiaccio la loro casa. 

    Fri, 15 Mar 2024 - 26min
  • 3559 - Il mondo meditativo di Piero del Bondio

    Piero Del Bondio è un poliedrico artista bregagliotto: la sua versatilità la si coglie molto bene visitando l’atelier che si trova nella bella ed imponente casa situata all’entrata del paese. Il mondo artistico di Del Bondio si muove tra scultura, disegno, teatro-danza, marionettistica: la sua è una produzione che si richiama al concetto di arte povera, e nasce da una dimensione meditativa che si percepisce bene sia nelle sue parole sia nelle sue opere scultoree. Poco presente in mostre personali e collettive, Piero Del Bondio dopo lunghi soggiorni in Toscana e Francia si è definitivamente stabilito nella sua terra d’origine, ed è qui che abbiamo avuto l’opportunità di incontrarlo e visitare il suo atelier.

    Thu, 14 Mar 2024 - 23min
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