Berlusconi, una storia italiana

5 figli, 17 nipoti e 2 matrimoni e mezzo. Senza dimenticare la mitica mamma Rosa. E’ la grande famiglia Berlusconi. Con il direttore del Secolo XIX, Luca Ubaldeschi, facciamo il ritratto di una dinastia economica e sentimentale. Il ruolo di Marina (la ’preferita’), di Pier Silvio (l’uomo delle tv), la rottura con Veronica Lario e il non-matrimonio con Marta Fascina.

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Nella televisione, nel calcio e in politica, Berlusconi ha portato novita’ dirompenti, anticipando i tempi. Ha intuito per primo le potenzialita’ della tv commerciale, dei diritti tv nel calcio e della propaganda politica in televisione. In questa puntata analizziamo questi momenti di rottura con Mattia Feltri, direttore di Huffington Post Italia. E cerchiamo di capire perche’ la formula magica non ha funzionato con il governo e con l’avvento di Internet.

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22 novembre 1994, Berlusconi riceve un invito a comparire dalla Procura di Milano. Inizia una guerra senza esclusione di colpi tra il Cavaliere e i magistrati, le ’Toghe Rosse politicizzate’. Con Gianluca Di Feo, autore di quello scoop del ’94, ricostruiamo 20 anni di battaglie senza esclusione di colpi, tra leggi ’ad personam’ e prescrizioni, fino alla condanna definitiva ai servizi sociali nel 2013 e la decadenza dal Senato.

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Silvio Berlusconi e le cene eleganti, Berlusconi e il bunga bunga, le Olgettine, Ruby Rubacuori, la nipote di Mubarak, Papi Berlusconi, il lettone di Putin. E’ la primavera del 2009. E’ il momento, nella carriera di Silvio Berlusconi, in cui irrompono scandali che cambieranno la sua immagine in Italia e nel Mondo. E che fanno finire il suo secondo matrimonio. Ci raccontano questa storia due cronisti di Repubblica che in quei mesi turbolenti scrissero articoli e misero a segno vari scoop: Conchita Sannino e Carlo Bonini.

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Aprile 2009: scoppia il caso Noemi Letizia, a Casoria il Presidente Berlusconi partecipa alla festa di una diciottenne. ’La Repubblica’ chiede conto al premier dei suoi comportamenti. Ne nasce uno scontro durissimo tra potere e informazione. Il direttore di allora, Ezio Mauro, racconta come nacquero le 10 domande a Berlusconi, e come un giornale seppe resistere alle sue minacce, anche in tribunale.

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E’ il 26 gennaio 1994, Berlusconi scende in campo. Con il messaggio in tv, parte la sua avventura elettorale. E’ anche l’inizio di una rivoluzione mediatica e culturale. Il Cavaliere inventa la politica-spettacolo, dal “contratto con gli italiani“ a “Meno male che Silvio c’è“. La firma di Repubblica Filippo Ceccarelli ci racconta come nascono slogan, inni e manie del Re della Seconda Repubblica.

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Gennaio 1980, nasce la prima emittente privata nazionale: Canale 5. Con i soldi di Berlusconi, e il volto di Mike Bongiorno. Un’avventura partita dagli scantinati di Milano 2, che segnera’ una rivoluzione nei costumi degli italiani. Dal Mundialito a Drive In, da Casa Vianello al Maurizio Costanzo Show. Con il critico televisivo di Repubblica, Antonio Dipollina, raccontiamo quegli anni ruggenti e spregiudicati, e di come Berlusconi, ogni volta scommettendo il tutto per tutto, e con l’appoggio della politica, conquisto’ l’Italia.

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C’è un aspetto della vita di Berlusconi che mette d’accordo tutti: i successi ottenuti nel calcio, con la guida del Milan. La più lunga della storia rossonera, dal 1986 al 2017. Otto scudetti, 5 coppe dei Campioni e decine di altri trofei. Dalla scelta di Arrigo Sacchi all’epopea degli olandesi, dall’ossessione per l’attacco all’ultima avventura con il Monza. Ci facciamo accompagnare, in questa cavalcata, dalla firma sportiva di Repubblica Maurizio Crosetti.

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È stato il Presidente del Consiglio più longevo della storia della Repubblica italiana. Eppure, incapace di trasformare il Paese da Palazzo Chigi. Formidabile uomo da campagna elettorale, ma fallimentare nell’imporre riforme durature all’Italia. Se c’è un’eredità politica di Berlusconi, è riassumibile in tre parole: leaderismo, populismo, bipolarismo. È la ’biografia di una Nazione’ che raccontiamo, in questa puntata, con il direttore della Stampa Massimo Giannini.

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28 maggio 2002, a Pratica di Mare il premier Berlusconi riunisce i Paesi Nato più la Russia. E’ l’apice della diplomazia dei rapporti personali di Berlusconi. Ma le contraddizioni non tarderanno ad emergere. Con Maurizio Molinari, direttore di Repubblica e per 13 anni corrispondente negli Usa della Stampa, ripercorriamo le tappe della politica estera di Berlusconi. ’Best friend’ degli americani con Bush, poi l’avventura in Iraq, infine il legame strettissimo con Putin, che lo porterà’ a difendere la Russia nonostante l’invasione dell’Ucraina.

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