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Il linguaggio attraverso cui la Chiesa esprime la sua Fede e il suo culto a Dio. Ascolta il podcast di Radioromalibera.org dedicato alla Liturgia. Ogni mercoledì e domenica alle ore 15 una nuova puntata.
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- 288 - 276 - “Il Santo Sacrificio della Messa - Dal punto di vista dogmatico, liturgico e ascetico”. - Cap. 26 - L’atare cristiano - Parte II
Il primo e più venerabile altare, sul quale il Signore stesso istituì il Sacrificio Eucaristico, era un tavolo di legno; esso è ancora conservato nella Cattedrale di Roma – cioè nella chiesa di S. Giovanni in Laterano. – Quando S. Pietro ebbe conquistato il senatore Pudens e la sua famiglia al cristianesimo, il santo Apostolo prese la sua residenza permanente nella sua casa. Lì anche il Principe degli Apostoli offrì il Sacrificio del Corpo e del Sangue di Cristo su un altare ligneo, che il santo Papa Silvestro I (314 - 335) tolse dalla Chiesa di S. Pudenziana per la Basilica di S. Giovanni in Laterano, dove è ancora visibile racchiuso nell’altare in marmo; esso è riservato esclusivamente al Papa per celebrarvi il Santo Sacrificio.
Thu, 25 Jan 2024 - 287 - 275 - “Il Santo Sacrificio della Messa - Dal punto di vista dogmatico, liturgico e ascetico”. Ad uso del clero e dei laici - Cap. 26 - L’al
Il Sacrificio deve essere offerto in un luogo; per la celebrazione degli adorabili misteri del Corpo e del Sangue di Cristo, un luogo santificato è indubbiamente appropriato. Chiese e cappelle dedicate costituiscono il luogo più remoto del sacrificio; il luogo più prossimo del sacrificio è l'altare consacrato. Con un permesso speciale, la Santa Messa può essere celebrata all'esterno di un santuario, ad esempio all'aria aperta, nelle case, nelle prigioni.
Thu, 18 Jan 2024 - 286 - 274 - Preparazione al Santo Sacrivio della Messa - Oservazioni prelimanri - Cap 25 parte VIThu, 28 Dec 2023
- 285 - 273 - Preparazione al Santo Sacrificio della Messa – Osservazioni preliminari – Cap. 25 Parte V"Perché questo unguento non fu venduto per trecento denari e dato ai poveri?" Sotto il mantello della carità, l'ipocrita nascondeva una bassa avarizia. Perché ha detto questo, osserva il Vangelo, non perché si prendesse cura dei poveri, ma perché era un ladro e non aveva fede in Gesù né amore per Lui (Gv 12, 1-6). Di regola, i fedeli che possiedono un amore ardente e più pratico verso il loro prossimo, sono anche i contributori più generosi e lieti allo splendore e al ricco ornamento della casa di Dio. Dove i mezzi e le circostanze non permettono molta spesa per l'esibizione nel culto divino, almeno si può e si deve avere cura che tutte le cose relative al culto divino siano tenute, per quanto possibile, ordinate e pulite: lasciarle riposare nella polvere e nella sporcizia, usarle in una condizione lacerata e trascurata per la celebrazione della Santa Messa, è altamente sconveniente, irriverente e più o meno peccaminosa. I vasi sacri e i paramenti sacri non possono essere sempre e ovunque ricchi e preziosi, ma in ogni momento possono e devono essere completamente puliti e sufficientemente belli. 2. Per quanto siano perfetti gli articoli destinati al Santo Sacrificio in relazione al loro valore intrinseco, alle loro decorazioni artistiche e alla loro bellezza, essi non sono ancora adatti per essere utilizzati per il culto divino; la maggior parte di essi richiede una precedente benedizione o consacrazione, per essere adatti alla loro destinazione eccelsa e sublime. Tutto ciò che è destinato ad essere portato in connessione diretta e intima con il Santo Sacrificio, deve essere prima ritirato dall'uso profano ed essere particolarmente dedicato al servizio dell'Altissimo, cioè, deve essere reso un oggetto sacro (res sacra). – Per mezzo della benedizione e della preghiera della Chiesa, gli oggetti liturgici non solo sono resi sacri, ma diventano anche capaci di produrre vari effetti salutari su coloro che li usano devotamente e vengono in contatto con loro. – Questi oggetti benedetti o consacrati sono, per così dire, trasferiti dal dominio della natura nel regno della grazia, e diventano la proprietà speciale di Dio; così hanno in sé qualcosa di divino. Essi non devono in alcun modo essere irriverentemente trattati, né mai essere impiegati per usi profani, ma devono sempre essere considerati, usati e tenuti con grande riverenza; per quanto riguarda il modo di usarli e trattarli (toccandoli e lavandoli), la Chiesa ha stabilito delle indicazioni che devono essere coscienziosamente osservate. La formula prescritta dalla Chiesa nel suo rituale per la benedizione o la consacrazione di questi oggetti deve precedere il loro uso nel Santo Sacrificio, viceversa non possono prestarsi per tale uso. Poiché gli oggetti benedetti per il culto divino sono portati più o meno strettamente in connessione con i santi misteri della Messa, essi acquisiscono inoltre per il loro uso nel culto divino un carattere sacro.Thu, 09 Nov 2023
- 284 - 272 - Preparazione al Santo Sacrificio della Messa – Osservazioni preliminari – Cap. 25 Parte IV
Lo splendore e la ricchezza degli ornamenti servono, quindi, in primo luogo a
glorificare Dio e, inoltre, a promuovere l'edificazione e la salvezza degli uomini. Quando
nella celebrazione del servizio divino si utilizzano utensili e paramenti preziosi, allora i
fedeli cristiani sono in modo più suggestivo e vivo colpiti dalla sublimità e dall'adorabilità
dei misteri celebrati; i presenti si trovano innalzati al di sopra della vita quotidianaThu, 05 Oct 2023 - 283 - 271 - Preparazione al Santo Sacrificio della Messa – Osservazioni preliminari – Cap. 25 Parte IIINel Sacrificio Eucaristico la Chiesa Cattolica possiede il “sole” del suo culto divino, così come il cuore della sua vita di grazia e virtù, il suo sommo bene, la sua più grande ricchezza ed il suo tesoro più prezioso. Perciò essa ha sempre esercitato tutta la sua energia e la sua cura per celebrare questo sublime ed eccelso mistero di fede nel modo più degno.Thu, 21 Sep 2023
- 282 - 270 - Vigilanzac) Vigilanza
Ben amato Cristiano, se tu morissi proprio in questo momento, dove andresti? O se la tua sorte per l'eternità dovesse essere decisa prima che cali la notte, i tuoi conti sarebbero pronti? Oh! Quanto non daresti per ottenere da Dio un altro anno, un mese, o anche un giorno in più, per prepararti al giudizio? Perché dunque, ora che Dio ti dà questo tempo, non fai i conti della tua coscienza?
Se ora stai vivendo nel peccato, devi abbandonarlo prima della morte. Ma se prima o poi devi rinunciarvi, dice sant'Agostino, perché non rinunciarvi adesso? A che scopo rimandare la tua conversione? - se non per mettere a rischio la tua salvezza eterna? Quel denaro che ti è stato prestato e che non hai mai restituito; quel denaro che hai ottenuto con l'inganno che hai confessato ma non restituito; quel peccato di impurità che continui a commettere senza confessarti come se non fosse proprio peccato, o, se lo è, Dio farà un'eccezione nel tuo caso; quel peccato così personale ed imbarazzante che non hai mai osato confessarlo, e quindi non ti è mai stato perdonato?
È forse impossibile che questo sia per te l'ultimo giorno? «Stolto», dice Nostro Signore nella parabola, «questa stessa notte ti sarà richiesta l'anima tua» (Lc 12,20). Hai provveduto alla tua vita, ma che cosa hai provveduto alla tua morte?
Quando qualcuno prende in prestito da te una grossa somma di denaro, ti prendi cura di ottenerne una garanzia scritta. Chissà, dici, cosa può succedere? Ma quando è in gioco l'Eternità, perché non dici: chissà cosa può succedere? Se tu perdessi una somma di denaro, non tutto andrebbe perduto, anche se fosse tutto quello che avevi... Ma se alla morte perdessi l'anima, allora veramente avrai perso tutto.
Immagina una persona a cui viene detto che tra poco avrà luogo un processo, da cui dipenderà la sua vita e tutta la sua proprietà: con quanta fretta non cerca un abile consiglio per perorare la sua causa! Quanto poco tempo perderebbe nell'adottare ogni mezzo per assicurarsi un risultato favorevole! Ma che dire di noi? Sappiamo per certo che la più importante di tutte le cause - la vicenda della salvezza eterna - sarà presto determinata: anzi può avvenire in qualsiasi momento, e tuttavia non ci pensiamo.Sat, 16 Sep 2023 - 281 - 269 - Preparazione al Santo Sacrificio della Messa – Osservazioni preliminari – Cap. 25 Parte IILa Chiesa desidera e vuole che tutti gli oggetti di culto, quanto a materiale e forma, siano il più perfetti possibile, cioè che rispondano alle esigenze dell'arte cristiana e alle esigenze pratiche della liturgia. I materiali impiegati ai fini del culto divino dovrebbero essere non solo genuini e solidi, ma anche - per quanto possibile - preziosi, ricchi ed eccellenti. Il materiale prezioso, inoltre, dovrebbe avere una forma corrispondentemente bella, ornamentale e artistica, oltre che pratica e adatta al suo scopo. – Ma perché la Chiesa ha tanto a cuore "la bellezza della casa di Dio e il luogo dove abita la sua (eucaristica) gloria" (Sal 25, 8)? Perché Essa si diletta nell'ostentazione di sfarzo, ricchezza, splendore nella casa di Dio e nel culto divino - specialmente all'altare durante la celebrazione del Santissimo Sacrificio? In risposta a questa domanda, il cuore del devoto cattolico non chiederà una lunga risposta; basta un semplice sguardo all'altare e ciò spiega tutto, lo convince che è proprio come dovrebbe essere, che non dovrebbe essere altrimenti, – uno sguardo all'altare sul quale giorno dopo giorno il cielo con la sua maestà e grazia scende nella Santa Messa. I misteri del Sacrificio Eucaristico sono così eccelsi e sublimi, così santi e così divini, che per la loro degna celebrazione nulla può essere troppo prezioso. – Con il Suo prezioso sangue l'Agnello Immacolato di Dio ci ha acquistati e ci ha riscattati: questo sangue redentore del mondo, questo riscatto inestimabile, rispetto al quale tutte le cose transitorie sono nulla, tutti i tesori della terra sono inutile polvere e cenere, – questo prezioso sangue versato così abbondantemente e generosamente, scorre ogni giorno sull'altare e riempie il calice: l'uomo non dovrebbe allora offrire con gioia e letizia ciò che è più nobile, magnifico e bello nelle produzioni della natura e nelle creazioni dell'arte, per celebrare degnamente questo sublime, celeste Sacrificio? L’oro, l’argento e le pietre preziose della terra forse troppo pregiate per il culto eucaristico, alla cui celebrazione i figli della Chiesa militante emulano i cori gloriosi degli spiriti benedetti, che davanti al trono di Dio e dell'Agnello per tutta l'eternità cantano il nuovo cantico, l'inno di adorazione: "A Colui che siede sul trono e all'Agnello, benedizione e onore e gloria e potenza nei secoli dei secoli" ? (Ap 5, 9-13). Se i cieli si aprissero e il Re della Gloria apparisse in visibile splendore sull'altare, con quali ornamenti e con quale ricchezza non adorneremmo la casa di Dio per riceverLo degnamente? Ora, il fatto che sull'altare Egli vela la Sua gloria sotto le semplici e umili apparenze sacramentali, viene a noi e rimane con noi in tale profondo nascondimento, umiliazione e abbassamento, non è certamente ragione per onorarLo meno; – al contrario, più Egli si abbassa e si nasconde per amore nostro, più fervida dovrebbe essere la gratitudine dei Suoi figli intenti a decorare i Suoi altari con tutto ciò che di più costoso e prezioso hanno a disposizione.Thu, 14 Sep 2023
- 280 - 268 - Preparazione al Santo Sacrificio della Messa. - Osservazioni preliminari - Parte INel Sacrificio Eucaristico la Chiesa Cattolica possiede il “sole” del suo culto divino, così come il cuore della sua vita di grazia e virtù, il suo sommo bene, la sua più grande ricchezza ed il suo tesoro più prezioso. Perciò essa ha sempre esercitato tutta la sua energia e la sua cura per celebrare questo sublime ed eccelso mistero di fede nel modo più degno.Thu, 07 Sep 2023
- 279 - 267 - Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XIV
L'uomo “continua a combattere, si sforza, soffre qui sulla terra; per cui è attratto dal suo
Redentore, che gli appare non nello splendore della Sua gloria, ma in un’indicibile
umiliazione, che gli è presente in sacrificio, la cui discesa sull'altare è un oggettivo e vero
memoriale della Sua passione. Così il cuore umano, peccatore e colpevole, desidera avere
vicino il suo Dio, ha bisogno che Egli non appaia come il Dio giusto che vendica il peccato,
ma come la vittima che ha sopportato le nostre infermità e tolto i nostri dolori, sulla quale il
Padre ha posto l'iniquità di tutti noi! (Is 53, 6). Così il cuore umano, debole e afflitto, ha
necessità che in questa vita, finché ne fanno parte la prova e il lutto, il peccato e la
tentazione, possa essere in grado di guardare al Sommo Sacerdote che, provato in tutte le
cose, ‘ha compassione per la nostra fragilità’.Thu, 20 Jul 2023 - 278 - 266 -
Nessuna penna è in grado di descrivere lo zelo ardente, la generosità, l'energia, la
purezza del cuore e la grandezza dell'anima, la magnanimità e la mitezza, la pazienza e la
negazione di sé – in breve, lo spirito e l'amore di sacrificio che sono scaturiti dall'altare per
più di diciotto secoli, e fatti da milioni di figli della Chiesa che offrono sacrifici santi per
compiacere Dio (Rm 12, 1). Anche noi dovremmo aspirare ad essere fra questi suoi buoni
figli, che costituiscono la sua corona e la sua gioia (Fil 4, 1); dovremmo fare di noi stessi un
sacrificio a Dio e per i nostri simili conducendo una vita pura e casta, attiva e paziente,
devota e caritatevole – una vita di sacrificio.Thu, 13 Jul 2023 - 277 - 265 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XII
Amano davvero i genitori, i fratelli e le sorelle, ma Gesù, che amano più del padre e della
madre, le ha chiamate, ed esse rispondono con gioia alla Sua chiamata, tengono stretto il
velo e la corona di spine dicendo: “Rinuncerò a tutto per amore di Cristo, per servirlo nella
persona dei poveri e dei malati”. Negli ospedali, nelle prigioni, nei manicomi, vediamo quali
tesori di paziente carità e di gioiosa devozione vengono elargiti per il sollievo e la
consolazione dei poveri, degli oppressi e degli afflitti dall'umanità.
La carità, nella veste della religione, che per scelta volontaria visita tali dimore di miseria e di
sofferenza, non solo transitoriamente, ma le sceglie come luogo costante di dimora, anche
scegliendo come propria una tale vita tra i poveri e i miserabili – una tale carità dà più del
pane, più dell'oro: sacrifica la libertà, la salute e la vita per servire Cristo che vede con
l'occhio della fede nascosto sotto gli stracci dei poveri distesi sul letto di malattia. All'altare,
alle nozze dell'Agnello, la Chiesa conduce “le sue anime vergini scelte, che per amore
volontario e devoto, si sono sacrificate interamente a Lui, che qui celebrano ogni giorno di
nuovo il loro sposalizio con lo Sposo Divino, e che non chiedono a Lui nient'altro che questo,
come il più grande dei Suoi favori, che sia loro permesso di sacrificarsi come Lui ha fatto per
i fratelli.
Lì l'amore sublime e santo del sacrificio viene ogni giorno riacceso, perché il sacrificio è
amore e l'amore si dimostra nel sacrificio. Questo santo amore per il sacrificio non solo ha
eretto ospedali per i poveri e gli abbandonati, si è imprigionato con i prigionieri nelle loro
dimore infette, ma, come Sandoval e il Beato Pietro Claver, è divenuto per sempre schiavo
degli schiavi. Dove mai c'è stata una creatura così sfortunata, così miserabile e deplorevole,
così abbandonata ed emarginata, nel cui misero tugurio questo santo amore di sacrificio non
sia entrato, per abbracciarla e baciarle le ulcere, a quale miserabile divano non si
inginocchierebbe, come un gioioso aiutante, per lavarle i piedi? Una tale carità è andata
implorando l'amore di Dio alle porte dei ricchi ed ha elargito l'elemosina ricevuta a chi
patisce la fame.
È questo amore di sacrificio, che diviene un bambino con il bambino, per condurre i cuori dei
bambini al loro Salvatore, che, dimenticandosi di sé, diventa debole con i deboli, piange con
coloro che sono nel dolore, diventa tutto a tutti, per ottenere tutto a Cristo” (Hettinger).Thu, 06 Jul 2023 - 276 - 264 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XI
In nessun momento della sua esistenza la Chiesa cattolica cessò mai di opporre alle passioni
prevalenti dell'avarizia, del godimento eccessivo, dell’effeminazione e sensualità, l'esempio
di generosa rinuncia al mondo, di mortificazione volontaria della carne, di un amore
disinteresato a Dio e al prossimo. Perciò troviamo sotto la sua egida Ordini religiosi e
Congregazioni che sempre spuntano e fioriscono, i cui membri, con la loro libera scelta e
con una santa emulazione, rompono e mettono da parte tutti i legami mondani, affinché
possano seguire senza ostacoli Gesù sofferente, perseguitato, crocifisso, e in perfetta
obbedienza, santa povertà e purezza verginale, possano salire sulle vette della santità, e
innalzarsi ad un’intima unione con Dio, il Bene Supremo.Thu, 29 Jun 2023 - 275 - 263 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XI confessori, che appartenevano a tutte le condizioni di vita, - non erano tutti copie della Vittima Divina, sebbene non fossero autorizzati a versare il proprio sangue? Tutta la loro vita è stata una “croce e un martirio"; perchè essi, “di cui il mondo non era degno”, sono stati "crocifissi per il mondo, e il mondo è stato crocifisso per loro". La loro vita è stata spesa nel servire Dio nella devozione ininterrotta e nella penitenza severa, nella grande povertà e nelle ardue fatiche; come frutto della loro vita di sacrificio, hanno lasciato ai loro simili il buon odore della loro santità, il lustro del loro esempio e l'efficacia delle loro preghiere. E le sante vergini rinunciarono a tutto l'amore terreno, per consacrarsi interamente all'amore celeste del loro Divino Sposo e “per seguire l'Agnello ovunque Egli vada”; si mantennero pure nel corpo e nell'anima, per servire indisturbate il Signore del cielo e della terra, il Re del loro cuore, e per compiacere Lui solo. Con S. Agnese esclamarono gioiosamente: “A Lui, la cui bellezza ammirano il sole e la luna, sono sposata”, - e sulle loro labbra era incessantemente il detto preferito di S. Cecilia: “Il mio cuore e il mio corpo rimarranno integri, perchè non possa essere svergognata!”. Sono riuscite a conservare fresco e immacolato il fiore celeste della verginità e della purezza, consacrato a Dio, solo annaffiandolo con la rugiada della preghiera incessante e coprendolo con le spine della mortificazione costante, cioè, con una vita di incessante sacrificio. Questi grandi e onorati Santi, che brillano nel firmamento celeste della Chiesa numerosi come le stelle del cielo, con la loro luce e brillantezza proclamano la gloria di Dio, che “è meraviglioso nei Suoi Santi”, e la fama della Chiesa cattolica, nel cui seno diventati santi. Essi sono il frutto più maturo e pregiato del prezioso Sangue che brilla nel calice sull'altare. Nessun santo sarebbe possibile, se la Chiesa non possedesse il Sacrificio e il Banchetto Eucaristico; perché solo dalla fonte celeste del sacrificio sgorga il potere, il coraggio, l'ispirazione e la resistenza necessari per affrontare i sacrifici richiesti da una vita di santità. Perché una tale pienezza di virtù eroica, un tale zelo per l'auto-rinuncia, una tale dedizione senza riserve al servizio di Dio e del nostro prossimo, un tale sacrificio universale e ininterrotto, come è compreso nella santità cristiana, può svilupparsi e prosperare solo nel terreno fertile e ben innaffiato della Chiesa, dove le acque della salvezza e della grazia fluiscono incessantemente dall'altare in cuori aperti e volenterosi, per vivificarli e rinfrescarli, per introdurli e rafforzarli in una vita e morte di lieto sacrificio.Oltre a questi santi eminenti, la Chiesa possiede sempre un numero infinito di altre anime nobili e perfette, le cui vite sono segnate da uno spirito di sacrificio, molto al di là di quanto richiesto dai Comandamenti Divini. Dio solo conosce e conta il numero delle anime magnanime e nobili, che nel santuario del chiostro o nel mondo hanno condotto e conducono vite distaccate dal mondo; consacrate a Dio e piene di sacrifici incomprensibili all'uomo naturale.Thu, 08 Jun 2023
- 274 - 262 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio - PARTE 9
La vita sacrificale della Chiesa può assumere forma e manifestarsi solo nei suoi
membri, i singoli fedeli. Ma la vita e le azioni dei figli di Dio porteranno il carattere del
sacrificio ad un grado tanto più alto, quanto più saranno riempiti e penetrati dallo spirito di
Cristo e della Sua Chiesa, ovvero, quanto più virtuosi, perfetti e santi saranno. La santità
consiste essenzialmente nell'intenzione e nella volontà di sacrificarsi, nel sacrificio e nella
sofferenza. Senza lo spirito del sacrificio la perfezione e la santità non possono essere
raggiunte, né conservate, né aumentate. Per quanto varia sia la vita interiore ed esteriore dei
Santi di Dio, tutti concordano sul fatto che tutta la loro vita e le loro azioni portano il carattere
del sacrificio, il marchio del sacrificio di sé.Thu, 11 May 2023 - 273 - 261 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XIII
Essi hanno tratto questo eroismo, questa letizia nel loro sacrificio, principalmente dal Sacrificio e dal Sacramento dell'Eucaristia; poiché la Chiesa afferma che sull'altare viene offerto quel Sacrificio in cui ogni martirio ha la sua origine e la sua fonte, e che il Signore, con i suoi meravigliosi misteri, donava ai martiri quella forza e quella grazia invincibili, con le quali, nel loro sanguinoso combattimento, trionfavano sui dolori e sui terrori di una morte violenta. L'intima e suggestiva connessione tra il martirio cristiano e il sacrificio eucaristico è simbolicamente espressa dalla conservazione delle reliquie dei martiri nell'altare sul quale si celebra la Messa.
Thu, 13 Apr 2023 - 272 - 260 -Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XIIPer crucem ad lucem– la via della Croce conduce alle gioie della vittoria; attraverso la miseria e la morte viene raggiunto il trionfo. Come nella vita terrena di Cristo, così nella vita della Chiesa predominano il combattimento e la fatica, il dolore e la sofferenza; ma proprio come Cristo, anche nei giorni della Sua umiliazione e nascondendo la Sua divinità sotto la forma di un servo, ha rivelato il suo potere e la gloria divina, così anche nella storia della Chiesa non mancano brillanti vittorie militanti e trionfi gloriosi. Da quando il giudizio è stato emesso sul mondo e il principe del mondo è stato scacciato (Gv 12, 31), la Chiesa è e rimane, anche in catene e in mezzo all'oppressione, il potere morale dominante del mondo. Ma come la Chiesa non è un regno di questo mondo, così anche i suoi combattimenti, le sue vittorie e i suoi trionfi non sono di carattere terreno. Essa combatte e conquista, come ha fatto Cristo, con l'apparente follia e debolezza della Croce; con apparenti sconfitte raggiunge il trionfo, – e tutte le volte che il mondo eleva il suo canto funebre, Essa alza di nuovo la testa, trionfante nella gioiosa coscienza della sua vita imperitura, e guardando dall'alto in basso i suoi nemici e persecutori che si ammucchiano nella polvere, ogni volta intona esultante il suo cantico di ringraziamento: "Cantiamo al Signore; perché si è mostrato grandemente glorioso: ha precipitato in mare il cavallo e il cavaliere!" (Es 15, 1). –Thu, 30 Mar 2023
- 271 - 259 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – Parte XI
Il Salvatore condusse il Suo popolo fuori dall'Egitto, lo sostenne con pane dal cielo, lo
rinfrancò con dolci acque dalla roccia e gli diede uno scettro regale; – e in cambio cosa fece
il Suo popolo a Lui? Fece una croce per il suo Salvatore, con una lancia Gli trafissero il
fianco, Lo riempirono di colpi e piaghe, Gli diedero da bere aceto e fiele, Gli conficcarono sul
capo una corona di spine. La Chiesa è trattata allo stesso modo.
Nostro Signore le ha lasciato in eredità il patrimonio delle Sue sofferenze; sì, è Lui stesso che
continua a soffrire nella Sua Chiesa, è Lui stesso che è perseguitato nella Sua Chiesa (At 9,
4). Essa è la Sposa di Gesù Cristo – il Crocifisso; ma come la vera Sposa di un Re coronato
di spine, appare solo negli ornamenti delle sofferenze, in quanto anch'essa è carica della
croce e con la fronte circondata da una corona di spine, anch’essa attraversa molte
tribolazioni fino alla gloria del cielo.Thu, 09 Mar 2023 - 270 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio - Parte X
Questo eroismo, questa pienezza di un amore che rinuncia al mondo e si sacrifica, si trova
solo in seno alla Chiesa Cattolica, poiché è solo dentro di essa che scorrono queste fontane
del Salvatore, da dove scaturisce quell'energia di vita e di amore nei deboli cuori umani, per
rafforzarli e animarli ad una vita di sacrificio superumano. Le molteplici società e istituzioni di
carità cristiana e di opere buone, che lo spirito di sacrificio ha sempre fondato nella Chiesa,
sono frutti preziosi dell'Albero eucaristico della vita.
Ovunque l'altare sacrificale è stato distrutto o abbattuto, tali istituzioni non si sono più viste,
o almeno non prosperano, ma vivono solo un’esistenza stentata e miserabile. Poiché solo
dove tali opere e servizi di benevolenza sono intraprese per amore di Dio e permeate dal
dolce spirito del sacrificio, esse porteranno l'impronta di un motivo superiore, riceveranno la
benedizione del Cielo, e attrarranno e conquisteranno i cuori degli uomini.
Al contrario, dove la società, indipendentemente dalla religione, promuove opere simili
"senza Dio e senza Cristo", esse degenerano in istituzioni secolari o sociali, e sono
considerate semplicemente come mezzi per ottenere sussistenza, emolumenti, ricchezza,
ricompense o vantaggi temporali. Ovunque la fede religiosa, la speranza cristiana e uno
spirito santo di sacrificio di sé non esistono più in una comunità per infiammare e allargare il
cuore, lì pone base un agghiacciante egoismo che diffonde la sua rovina funesta in tutti i
ranghi e condizioni di vita.Thu, 02 Mar 2023 - 269 - 257 - Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio parte 9
Questo eroismo, questa pienezza di un amore che rinuncia al mondo e si sacrifica, si trova
solo in seno alla Chiesa Cattolica, poiché è solo dentro di essa che scorrono queste fontane
del Salvatore, da dove scaturisce quell'energia di vita e di amore nei deboli cuori umani, per
rafforzarli e animarli ad una vita di sacrificio superumano. Le molteplici società e istituzioni di
carità cristiana e di opere buone, che lo spirito di sacrificio ha sempre fondato nella Chiesa,
sono frutti preziosi dell'Albero eucaristico della vita.
Ovunque l'altare sacrificale è stato distrutto o abbattuto, tali istituzioni non si sono più viste,
o almeno non prosperano, ma vivono solo un’esistenza stentata e miserabile. Poiché solo
dove tali opere e servizi di benevolenza sono intraprese per amore di Dio e permeate dal
dolce spirito del sacrificio, esse porteranno l'impronta di un motivo superiore, riceveranno la
benedizione del Cielo, e attrarranno e conquisteranno i cuori degli uomini.Thu, 23 Feb 2023 - 268 - 256 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di SacrificioCosì la Chiesa ha rinnovato e cambiato la faccia della terra. Ma ciò poteva avere effetto solo perché Essa è al centro del fuoco celeste dell'amore che Cristo ha portato e acceso nel mondo oscuro, freddo e triste. Veramente, tali gesta eroiche di misericordia corporale e spirituale, con cui la Chiesa ha sempre riempito la terra, avrebbero potuto essere compiute solo da una carità che è premurosa e gentile, che non cerca se stessa, che tutto sopporta, tutto spera, ogni cosa crede, ogni cosa prevede (1 Cor 13, 7), e sacrifica tutto ciò che possiede oltre a se stessa (2 Cor 12, 15). Chi può enumerare i sacrifici che la Chiesa ha dovuto fare per compiere la missione di pace affidatale da Cristo! “Se il grano di frumento, caduto a terra, non muore, resta solo; ma se muore, produce molto frutto" (Gv 12, 24) – queste parole si applicano non meno alla Chiesa che a nostro Signore. Perché la Chiesa è la più munifica benefattrice dell'umanità; ma le benedizioni che dispensa e le opere di misericordia che esercita costano i più grandi sacrifici ai suoi figli più nobili; costa loro il sacrificio dei loro beni terreni, di onori e piaceri, della loro libertà e salute, della loro volontà e degli affetti del cuore, dei piaceri e delle comodità della vita, sì, anche della vita stessa. È solo attraverso un sacerdozio verginale liberato dai legami familiari, e attraverso i religiosi poveri, casti e obbedienti, che la Chiesa è in grado di portare e diffondere in tutto il mondo le benedizioni spirituali e temporali del cristianesimo. Coloro che sono chiamati a lavorare e a fare molto nel mondo, a preservare molti dalla sua corruzione e a salvarli da esso, nei loro sentimenti devono essere sollevati al di sopra del mondo e nel cuore devono essere sinceramente distaccati da esso; devono essere morti ad esso e a tutto il suo spettacolo vano e transitorio; mentre, d'altra parte, devono avere una fede viva e una devozione continua in comunione con Dio, devono camminare nel santo raccoglimento e nella solitudine del cuore, e perseverando nella preghiera e nella meditazione restare uniti a Dio,affinché conducano una vita non mondana ma celeste, una vita di penitenza e preghiera ininterrotte, una vita di sacrificio perfetto.Thu, 16 Feb 2023
- 267 - 255 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio -Parte VIIII
Sempre e ovunque si occupa di alleviare il dolore, versare olio e vino sulle ferite, asciugare le lacrime,
consolare gli afflitti, soccorrere gli abbandonati, portare a tutti la pace e la salvezza. Con materna
sollecitudine si propone di alleviare le necessità corporali, le miserie terrene e i molti problemi
dell'umanità; cerca di confortare e di allietare con i doni ed i servizi della misericordia corporale i
poveri e i malati, i deboli e gli infermi. "C’è mai stata una miseria corporale alla quale la Chiesa non
abbia prestato una mano per la cura e l’assistenza? Dove non si è amorevolmente dedicata a
sollevare il lutto e le piantine appassite?Thu, 12 Jan 2023 - 266 - 254 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio - Parte VII
La Santa Messa non è solo una scuola che ci dirige e ci incita alla pratica delle diverse virtù, è
anche una fonte inesauribile dalla quale sgorga la grazia e la forza necessarie per condurre la vita di
sacrificio ingiunta alla Chiesa militante e ai suoi figli fino alla fine del pellegrinaggio terreno, quando
ogni dolore sarà trasformato in gioia, e il breve combattimento sarà seguito da un trionfo eterno in
cielo.Thu, 29 Dec 2022 - 265 - Il Santo Sacrificio della Messa - la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio -Parte VIThu, 15 Dec 2022
- 264 - 252 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – 5 parte
Il Sacrificio Eucaristico è la corona più gloriosa della grande opera di salvezza e, allo stesso tempo, il memoriale vivente di tutti i misteri di Cristo. Tutto ciò che è misterioso e divino, maestoso e sublime, toccante e commovente, beato e consolante, istruttivo e edificante, nella religione, nell'Incarnazione, nella Chiesa Cattolica e nel suo anno santo, tutto questo è unito e racchiuso nella liturgia della Messa come in un punto focale. Chiunque lo consideri devotamente nello spirito di una fede viva non può non crescere robusto e aumentare in virtù e meriti.
Thu, 01 Dec 2022 - 263 - 251 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio - 4 parte
La degna celebrazione della Messa, così come la devota presenza ad essa,
indipendentemente dalle grazie da ottenere, appartiene ai principali mezzi di virtù; perché la
liturgia della Messa è per sua natura calcolata per impressionare e commuovere
profondamente tutti coloro che vi prendono parte con fede e attenzione, per eccitare e
risvegliare nel celebrante e nei fedeli presenti, pensieri e sentimenti pii, gli affetti sani, i
propositi e gli atti accettabili a Dio delle diverse virtù. Il Sacrificio Eucaristico è così costituito
da essere una scuola, in cui le virtù più molteplici sono risvegliate e nutrite, rafforzate e
purificate. Dall'altare procede l’impulso a tutti gli sforzi per inseguire le virtù superiori, verso
una vita di perfezione.Thu, 24 Nov 2022 - 262 - 250 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio – 3 parte
È solo in virtù di lavoro ed energia che il regno del peccato e della sensualità viene distrutto nel cuore – e al suo posto si stabilisce e si sviluppa il regno della grazia e dell'amore di Dio. Lo spirito di sacrificio è, quindi, l'elemento principale, la pietra di paragone di ogni vera virtù e santità. Il sacrificio di sé è assolutamente necessario per una solida ascesi, per la perfezione dell'amore di Dio e del prossimo. Sempre vero è l'assioma aureo: Tantum proficies, quantum tibi vim intuleris – “Maggiore è la violenza che fai a te stesso, maggiore è il progresso che farai” (Imitazione di Cristo 1. 1, c. 25). Per ascendere da un livello più basso a un livello più elevato dell'amore di Dio, non è sufficiente pregare e nutrire affetti devoti, ma sono necessari molto scrupolo e rinuncia a se stessi.
Thu, 17 Nov 2022 - 261 - 249 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio - 2a parte
La dottrina e l'esempio di Cristo dimostrano che ogni vera vita cristiana deve essere una vita di sacrificio perpetuo, una vita di abnegazione e mortificazione. Vivere in modo cristiano significa seguire l'insegnamento di Gesù – e cos'altro è questo insegnamento se non la Parola della Croce? (1 Cor 1, 17). "Se uno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua" (Lc 9, 23) – in questa frase, il Signore ha incluso tutti i Suoi Comandamenti e ci ha incoraggiati ad imitarLo; perché la vita cristiana è una copia e un'imitazione della vita di Gesù sulla terra, che nel suo intero corso, dal presepe alla Croce, è stato un grande e ininterrotto sacrificio.
Thu, 10 Nov 2022 - 260 - 248 - Il Santo Sacrificio della Messa – la Scuola e la Fonte da cui La Vita Cattolica riceve il suo Spirito di Sacrificio
Il Santo Sacrificio della Messa è l'anima e il cuore della liturgia della Chiesa; è il calice mistico che presenta alle nostre labbra il dolce frutto della passione del Dio-Uomo – ovvero, grazia. Possiamo quindi concludere [questa prima parte] considerando quale influenza deve avere e avrà la Messa sulla vera vita cristiana, e su tutti gli sforzi per tendere alla perfezione. Il mondo empio, estraniato da Dio, che sta sotto al maligno (1 Gv 5, 19), ha un aspetto desolato; assomiglia a uno sterile, arido deserto, "privo di frutti e spogliato di fiori".
Ma in mezzo a questo deserto si trova la Chiesa come un'oasi fiorita e feconda, come un giardino di Dio, dove dimorano gioia e letizia, e risuona il ringraziamento e l’inno di lode (Is 51, 3). Per la gioia di Dio e degli angeli, questo giardino della Chiesa, piantato dal Signore, brilla della più bella e profumatissima varietà di fiori, con abbondanza di germogli e frutti celesti. Bellissimo è questo giardino dove "fioriscono le viole dell'umiltà, i gigli della purezza brillano luminosi, e le rose del martirio risplendono”.
Ma queste nobili piante celesti da dove traggono la linfa della loro vita, il loro nutrimento, la loro crescita, il loro profumo e i loro colori brillanti? Principalmente dal Sacrificio Eucaristico e fonte di grazia. Le fontane del Salvatore che nel giardino della Chiesa scorrono incessantemente su migliaia di altari, irrigano e fruttificano il suolo, rinfrescano e rafforzano i teneri germogli, e fanno fiorire e maturare il seme della virtù. Se l'uomo giusto fiorisce come la palma ed è paragonato ad un albero piantato vicino alle acque correnti, e produce frutti a tempo debito, tutto questo è da attribuire principalmente al flusso di grazia che emana dal Sacrificio della Messa.Thu, 03 Nov 2022 - 259 - 247 - Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico PARTE VII
Chi non ha sin dall'infanzia i più dolci e puri ricordi della celebrazione della Messa, anche se vi ha assistito solo in una povera chiesa di villaggio! E questa attrazione magnetica non è di oggi, né di ieri, né morirà forse domani.
Non è il potere fittizio della novità. Più di quindici secoli fa, il Santo Sacrificio ha attirato i nostri antenati attorno all'altare con un potere che ha vinto tutti i terrori della persecuzione, che spesso irrompeva nella pacifica celebrazione della Santa Messa. S. Dionigi di Alessandria, che visse nel terzo secolo, così racconta: “Pur se cacciati e perseguitati da tutti, anche allora non abbiamo omesso la celebrazione del Santo Sacrificio. In ogni luogo, ovunque ci trovassimo, strappati gli uni dagli altri, sopportando le nostre numerose prove, il campo, il deserto, la nave, le tane degli animali ci servivano come templi per la celebrazione del Santo Sacrificio”.Thu, 20 Oct 2022 - 258 - 246 - Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico - PARTE VI
Il primo, vale a dire gli Ordini minori, responsabilizza il chierico con una partecipazione più remota al
servizio dell'altare; mentre il suddiaconato e il diaconato hanno rapporti più stretti con il Santo
Sacrificio e permettono un'assistenza più stretta nella sua celebrazione. Il sacerdote possiede il
potere di trasformare il pane e il vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo, cioè di celebrare il Sacrificio
della Nuova Alleanza, che gli conferisce una dignità indescrivibilmente sublime. Infine, il vescovo è
elevato ed esaltato al di sopra del semplice sacerdote, in quanto egli possiede questo potere celeste
del sacrificio non solo per se stesso, ma anche per comunicarlo agli altri, e propagarlo con
l'ordinazione sacramentale dei sacerdoti.
3. Il Sacrificio Eucaristico, quindi, è l'anima o la vita dell'intero culto divino, il sole che
illumina tutte le celebrazioni religiose, il cuore che dà impulso a tutto il culto sacramentale, la
sorgente di tutta la vita ecclesiastica di grazia – in breve, è il centro della Liturgia cattolica. Se la
Liturgia cattolica è un torrente possente, con le sue dolci acque salutari che purificano, santificano,
vivificano, fruttificano, abbelliscono, trasformano, inondano l'intera Chiesa, tutto questo è dovuto alla
santa fonte della Messa, che non smette di fluire sull'altare e di diffondere il vigore della vita in tutte le
membra del corpo mistico di Cristo. Ogni grazia, ogni consacrazione, ogni benedizione esce dal
profondo del Sacrificio di Cristo. Sotto l'influenza della luce e del calore celeste che irradiano di
nuovo ogni giorno da quel sole di grazia, il Sacrificio Eucaristico, tutta la creazione tende al suo
compimento finale e alla sua trasfigurazione eterna.
Il Sacrificio della Messa è e rimane il centro della Religione cristiana, il sole degli esercizi
spirituali, il cuore della devozione e l'anima della pietà. Da qui "quel potere sempre nuovo, infallibile,
con cui il Santo Sacrificio della Messa attira tutti i Cuori cattolici e riunisce le Nazioni cattoliche
intorno ai suoi altari. Già prima dell'alba, prima che le luci del mattino entrino nelle nostre chiese, le
campane suonano il loro richiamo al Santo Sacrificio; e presto, qua e là, una luce appare alla finestra;
sopra la neve fresca i passi si stanno affrettando verso la casa di Dio, mentre la luna guarda ancora
giù dal cielo.
“Felice si alza all'alba chi si sforza per ciò che è buono”! Ovunque la Santa Messa conserva questo
potere magnetico di attrazione, se celebrata tra le pareti di marmo di San Pietro a Roma, in splendidi
paramenti, in mezzo a migliaia di luci brillanti, circondata dai capolavori dell’arte cristiana e ornata
con la sua veste festiva più bella di fiori e boccioli; o se celebrata senza sfarzo in una povera tettoia di
legno, o sotto una copertuta di rami di alberi, eretta dalle mani dei nuovi convertiti intorno al
missionario che celebra i santi misteri; – una prova evidente che i Cattolici non adorano la parte
esteriore, ma la sostanza, e che non è il fascino dello sfarzo religioso che li attrae ma la realtà.Thu, 13 Oct 2022 - 257 - 245 - Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico. PARTE V
Quindi, mentre il Sacrificio di Cristo è la fonte di tutte le benedizioni della redenzione, i Sacramenti e i Sacramentali dovrebbero essere considerati come ruscelli e rivoli che trasmettono le benedizioni inesauribili di quel Sacrificio a tutti coloro che sono ben disposti. Questa connessione dei mezzi sacramentali di salvezza con la Santa Messa viene espressa e sancita in vari modi nella liturgia della Chiesa. Durante l'ordinazione dei sacerdoti, la Chiesa dice: Sacerdotem oportet offerre, benedicere, baptizare... – "Spetta al sacerdote offrire il Sacrificio, benedire, battezzare...” e durante la consacrazione dei Vescovi: Episcopum oportet ... consecrare, offerre... – "Spetta al vescovo consacrare, offrire sacrificio”.
Thu, 06 Oct 2022 - 256 - 244 Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico PARTE IV
Anche i Sacramentali sono mezzi di salvezza, ma in senso più debole e in modo
essenzialmente diverso dai Sacramenti. I Sacramentali sono stati istituiti dalla Chiesa. Come
istituzione divina di salvezza, la Chiesa ha ricevuto da Cristo la missione e il potere di impartire in
piena misura non solo all'uomo, ma anche alla natura le benedizioni della redenzione, e di fare nuove
tutte le cose. Sappiamo che in conseguenza del peccato l'intera creazione è in lutto e miseria,
asservita e suscettibile di perire – e, quindi, desidera essere liberata dalla schiavitù della corruzione e,
insieme ai figli di Dio, essere glorificata nella libertà (Rm 8, 19).Thu, 29 Sep 2022 - 255 - 243 - Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico. III PARTE
Il Sacrificio Eucaristico è realmente un mezzo di salvezza; perché ha un grande potere di allontanare da noi ogni male e di procurarci tutti i beni, tutti i tipi di benefici e benedizioni. La Messa riconcilia la giustizia di Dio e ci conduce al tesoro delle grazie, con le quali siamo disposti degnamente a ricevere i Sacramenti e ad ottenere le grazie sacramentali. In tal modo il Sacrificio Eucaristico tende al possesso, all’aumento ed alla conservazione della grazia sacramentale; ma in quale misura tutto ciò ha la sua origine nel Santo Sacrificio?
La principale benedizione della grazia è contenuta nei santi Sacramenti. I Sacramenti sono "stelle che illuminano il firmamento dell'umanità caduta, sorgenti nel deserto del pellegrinaggio della vita, miracoli dell'amore di Dio, misericordie di Gesù Cristo". Essi ottengono quelle grazie che corrispondono e alleviano le costanti necessità generali della vita cristiana. La loro efficacia consiste essenzialmente nel togliere la maledizione del peccato e nell'infondere nell'anima la grazia della santificazione. Sono stati istituiti da Gesù Cristo per produrre e risvegliare, preservare e rafforzare, guarire e ripristinare, aumentare e perfezionare la vita soprannaturale dell'anima, quella vita mistica di grazia dei figli di Dio.Thu, 22 Sep 2022 - 254 - 242 - Il Santo Sacrificio della Messa
Sull'altare tutti i raggi della verità e della grazia celeste si incontrano come in un fuoco: chi può avvicinarsi a questo focolare incandescente, senza essere infiammato di ardente devozione e di fervente amore di Dio? L'altare sul quale il Dio-Uomo giorno dopo giorno si offre davanti ai nostri occhi e mediante le nostre mani, è il focolare sacro dove vengono accesi e infiammati la fede, la speranza e l'amore, dove viene animato lo spirito di preghiera e la devozione è suscitata e ascende al Cielo stesso. Nella legge antica (Lv 6, 12) Dio ha detto: "Il fuoco sull'altare deve sempre bruciare".
Ma in realtà è sui nostri altari che Dio ha acceso un fuoco che non si spegnerà mai. Tutti i misteri e le verità nascosti nel Sacrificio della Messa e che, dall'altare, attraggono il cuore con una forza meravigliosa, richiamano lo spirito e le parole della preghiera. È difficile elevarsi al Cielo col pensiero, elevare la nostra mente a Dio, sebbene la terra ci trascina sempre verso il basso come un peso di piombo, quando nella Messa il Cielo scende a noi, quando il nostro Dio e Redentore sta davanti a noi, umilmente velato sotto le apparenze del pane e del vino? Cristo scende sotto le apparenze di cibo materiale, al quale sono rivolti i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni, e dai quali Egli può distoglierci silenziosamente e delicatamente, e sollevare i nostri cuori verso il cielo.Thu, 15 Sep 2022 - 253 - 241 - Capitolo 23. Il Santo Sacrificio della Messa – Il centro del culto cattolico - I PARTE
Sull'altare tutti i raggi della verità e della grazia celeste si incontrano come in un fuoco: chi può avvicinarsi a questo focolare incandescente, senza essere infiammato di ardente devozione e di fervente amore di Dio? L'altare sul quale il Dio-Uomo giorno dopo giorno si offre davanti ai nostri occhi e mediante le nostre mani, è il focolare sacro dove vengono accesi e infiammati la fede, la speranza e l'amore, dove viene animato lo spirito di preghiera e la devozione è suscitata e ascende al Cielo stesso. Nella legge antica (Lv 6, 12) Dio ha detto: "Il fuoco sull'altare deve sempre bruciare".
Ma in realtà è sui nostri altari che Dio ha acceso un fuoco che non si spegnerà mai. Tutti i misteri e le verità nascosti nel Sacrificio della Messa e che, dall'altare, attraggono il cuore con una forza meravigliosa, richiamano lo spirito e le parole della preghiera. È difficile elevarsi al Cielo col pensiero, elevare la nostra mente a Dio, sebbene la terra ci trascina sempre verso il basso come un peso di piombo, quando nella Messa il Cielo scende a noi, quando il nostro Dio e Redentore sta davanti a noi, umilmente velato sotto le apparenze del pane e del vino? Cristo scende sotto le apparenze di cibo materiale, al quale sono rivolti i nostri pensieri e le nostre preoccupazioni, e dai quali Egli può distoglierci silenziosamente e delicatamente, e sollevare i nostri cuori verso il cielo.
Siamo in un meraviglioso mondo dei misteri, dove sotto l'ombra di esotiche apparenze cresce la Manna della vita eterna e scorrono le acque della salvezza. Il Nostro Signore e Salvatore è lì in attesa del tributo della nostra adorazione. Ecco! La Chiesa eleva in alto la Croce del Redentore, gridando a noi: "Voi siete poveri peccatori, del tutto privi di onore davanti a Dio", e ci indica la mano vendicatrice della giustizia innalzata sopra la nostra vita e i nostri peccati. Poi ci battiamo il petto; la nostra coscienza si sveglia, ci accusa e ci condanna, così che esclamiamo: per mia colpa! E chiniamo il capo sotto il peso dei rimproveri e delle accuse dei nostri pensieri.Thu, 08 Sep 2022 - 252 - 240 - Il Santo Sacrificio della Messa Il centro del culto cattolico Parte IV
Durante la celebrazione della Messa diciamo: "Ecco, o Padre Celeste, a Te dobbiamo infinita lode a causa della Tua infinita maestà; per le Tue innumerevoli grazie e benefici, Ti dobbiamo infinite grazie; per le innumerevoli offese che abbiamo commesso contro di Te, Ti dobbiamo espiazione infinita; e a causa dei nostri molteplici bisogni e pericoli, Ti dobbiamo il tributo della nostra umile supplica; ma tutti i nostri atti di lode, di ringraziamento, di espiazione e di supplica, come sono miserabili e indegni di essere offerti a Te! Pur li uniamo al Sacrificio di lode, ringraziamento, propiziazione e petizione del Tuo Figlio Gesù Cristo, infinitamente gradito a Te, col quale li offriamo a Te, implorandoTi che per amor Suo accetti con grazia questo nostro indegno omaggio, con tutto ciò che siamo e che abbiamo, e sii misericordioso e propizio a noi!"
Poiché nel Sacrificio Eucaristico sono misticamente rappresentate la storia divina del Redentore e della Sua redenzione, la Santa Messa ha la precedenza anche nelle feste ecclesiastiche. Ciò che rappresenta il sole nei cieli per tutta la natura, spargendo luce e diffondendo calore, il Sacrificio Eucaristico lo è nella casa di Dio, abbellendo e adornando ogni sua festa con celestiale splendore. Perciò la Chiesa di Cristo celebra i misteri della grazia mediante il Sacrificio Eucaristico, al quale i fedeli uniscono i loro atti di adorazione, lode, ringraziamento, petizione, amore e ammirazione. Allo stesso modo celebriamo i misteri, i privilegi, le grazie, le virtù, le glorie, la potenza e la bontà della Vergine Madre di Dio attraverso il Santo Sacrificio della Messa. E in che modo celebriamo degnamente l'annuale commemorazione dei Santi? Offrendo il Sacrificio Eucaristico per lodare e ringraziare Dio, perché Egli è meraviglioso nei Suoi Santi, in quanto li ha adornati con la più grandeThu, 25 Aug 2022 - 251 - 239 - Il Santo Sacrificio della Messa Il centro del culto cattolico Parte II
2. L'opera di redenzione compiuta da Cristo sulla Croce è sempre inclusa in modo vivo e misticamente rappresentata nel Sacrificio Eucaristico, per rendere il dovuto onore e adorazione a Dio, e applicare all'uomo tutti i benefici e le benedizioni della redenzione. Da ciò consegue che il Sacrificio Eucaristico deve essere il centro, il cuore e l'anima di tutta la liturgia, cioè, del culto divino e della dispensazione della grazia. L'oggetto principale dell'attività liturgica e dell'efficacia della Chiesa consiste nel rendere a Dio nel più alto onore ogni adorazione e gloria, e ottenere per l'uomo sulla terra la riconciliazione, la remissione dei peccati e la santificazione.
Nella liturgia la lode e il ringraziamento salgono al cielo, la benedizione e la grazia scendono sulla terra; nella liturgia l'uomo si eleva a Dio e Dio scende agli uomini. La liturgia quotidianamente procura e mantiene la relazione soprannaturale, il rapporto reciproco, la comunione mistica di vita e di amore tra Cielo e terra, tra Dio e gli uomini. Il predetto obiettivo viene perfettamente raggiunto nella celebrazione della Messa, – che eccelle ed eclissa tutti gli altri atti di adorazione. Questi atti sono numerosi e molteplici; perché nel suo culto liturgico la Chiesa ha sempre donato i suoi tesori celesti di grazia, in forma più bella e con una mano più generosa ed ha rivelato esteriormente la sua pienezza interiore di vita più pienamente e universalmente.Thu, 18 Aug 2022 - 250 - 238 - Il Santo Sacrificio della Messa. Il centro del culto cattolico - 2a parte
B) L'opera della redenzione considerata storicamente, cioè, nel suo benevolo inizio, nel suo progresso benedetto e nel suo glorioso compimento, è anche in questo aspetto rappresentata nel Sacrificio Eucaristico, perché essoè un memoriale vivente di tutte le meraviglie e i misteri che l'amore redentore del Dio trino ha operato per la salvezza dell'uomo. Memoriam fecit mirabilium suorum, misericors et miserator Dominus; escam dedit timentibus se (Sal 110, 4 - 5). I misteri gioiosi e gloriosi dell'Incarnazione, vita, morte e gloria del Salvatore del mondo sono posti dinanzi agli occhi della fede nella celebrazione della Messa. Alla presenza del Signore sull'altare, nell'incruento Sacrificio della Messa, si possono applicare le parole del profeta: Ecce Salvator tuus venit: ecce merces ejus cum eo, et opus ejus coram illo. – "Ecco viene il tuo Salvatore: ecco la Sua ricompensa è con Lui, e la Sua opera prima di Lui" (Is 62, 11). Sì, l'Uomo-Dio viene sull'altare per sacrificare Se stesso per noi; ma dove Egli è presente, appare anche l'opera e il prezzo della redenzione da Lui compiuta; – con Lui sono inseparabilmente unite.
Thu, 11 Aug 2022 - 249 - 237 - Il Santo Sacrificio della Messa. Il centro del culto cattolico - Parte I
Resta ancora da spiegare almeno brevemente la posizione centrale e il significato fondamentale relativo al Santo Sacrificio della Messa nella Chiesa Cattolica, istituito per la salvezza delle anime. Di qui si vedrà che è di vitale importanza per la vita stessa e l’attività della Chiesa.
1. La Chiesa cattolica è il grande istituto di salvezza, fondato da Cristo per il mondo intero e per tutti i tempi: come tale, in tutte le epoche ha il sublime missione ed il compito di continuare e realizzare l'opera della redenzione di Cristo mediante la conversione e la salvezza di tutte le nazioni. Dio vuole che tutti gli uomini per mezzo della Chiesa e nella Chiesa ricevano la luce celeste e la vita, e giungano alla conoscenza della verità e siano salvati (I Tim 2, 4). Per questo fine il Signore è e rimane con la Sua Chiesa; in lei vive e agisce tutti i giorni fino alla fine del mondo. Nella verità sacramentale e nella realtà l’Uomo-Dio continua sempre la Sua mediazione sulla terra mediante il ministero della Sua Chiesa. Come ha redento l'umanità soprattutto attraverso il sacrificio cruento della Croce, così Egli compie l'opera di redenzione nella Sua Chiesa principalmente mediante il sacrificio incruento dell'Altare, dal momento che è la rappresentazione essenziale e mistica della rinnovazione del Sacrificio della Croce che ha redento il mondo.Thu, 04 Aug 2022 - 248 - 236 - I partecipanti ai frutti della Santa Messa - Parte VI
Nelle collette di queste Messe, l'intercessione dei Santi occupa un posto di primo piano; nelle preghiere Secreta e Post-Communio, viene portata nella più stretta connessione con il Sacrificio. Molto spesso la petizione è indirizzata direttamente a Dio, come segue: che Egli conceda mediante l'intercessione, per i meriti, attraverso i meriti e l'intercessione, attraverso i meriti d'intercessione dei Santi, che onoriamo e la cui festa celebriamo, di prenderci sotto la Sua. protezione misericordiosa, o ricevere favorevolmente il Sacrificio della Chiesa e dei fedeli, e concedere loro abbondantemente i suoi frutti. –
Thu, 28 Jul 2022 - 247 - 235 - I partecipanti ai frutti della S.Messa - Parte V
Qualunque sia il loro destino eterno, questo è certo: che sono irrevocabilmente esclusi, non solo dalla beatitudine del cielo, ma, in generale, da ogni partecipazione ai beni soprannaturali che Cristo ha acquisito per il genere umano, e che si applicano ai singoli uomini principalmente attraverso il Sacrificio della Messa.
c) Al contrario dei reprobi, che, nella loro separazione eterna da Cristo, non possono né essere raggiunti né influenzati dalla grazia, "gli spiriti dei giusti resi perfetti" in cielo sono intimamente uniti a Lui e, di conseguenza, non hanno bisogno dell'aiuto della grazia. I beati abitano nella terra dei vivi, dove sono liberi da ogni male e in pieno possesso di tutte le ricchezze del Signore. Da ciò è chiara la ragione del perché il Sacrificio della Messa non può mai essere offerto propriamente (proprie) per loro. Essi sono liberi da ogni colpa di peccato e dalla sua punizione; perciò la Messa, come Sacrificio di propiziazione, non può essere offerta per loro. Inoltre, poiché la loro gloria essenziale non può essere aumentata, perché rimane immutabile, la Messa non può essere celebrata nemmeno come Sacrificio di petizione per loro in questo senso, cioè, per ottenere un aumento della loro gloria essenziale. Ora, anche se la Messa non può essere offerta ai Santi, o in realtà per loro, tuttavia la celebrazione di essa contribuisce in vari modi al loro onore e alla loro gloria.
Poiché la Messa è un Sacrificio di lode e di ringraziamento, in un certo senso può essere celebrata o ascoltata per i beati, cioè nel loro nome, al fine di lodare e ringraziare Dio per i doni di grazia e gloria che Egli ha generosamente elargito loro. Di questo i beati gioiscono; perchè la Messa è un omaggio di lode e di ringraziamento al Signore più glorioso di quello che i cori combinati dei beati e degli angeli potrebbero renderGli, ed è quindi un mezzo per rispondere ai loro ardenti desideri di glorificare sempre più Dio. – I beati si rallegrano anche che le loro grazie e virtù, le loro azioni e miracoli, i loro combattimenti e le loro vittorie, il loro potere e la loro grandezza ci offrono un'opportunità e ci danno la materia per lodare e onorare degnamente Dio, il Testimone di ogni santità, con la celebrazione del Sacrificio Eucaristico.Thu, 21 Jul 2022 - 246 - 234 - I partecipanti ai frutti della S.Messa – IV Parte
Se agisse diversamente, metterebbe in pericolo il dogma della sua esclusiva verità e autorità e aprirebbe porta e cancelli all'indifferenza in materia di fede. – Finché gli eretici e i non credenti sono vivi, il Sacrificio della Messa può essere offerto per loro, per ottenere in loro nome la grazia della conversione. Con la loro morte la loro conversione cessa di essere possibile: da qui la differenza nel regolamento ecclesiastico che permette al celebrante l'applicazione del frutto della Messa, da una parte, per i non cattolici viventi e, dall'altra, lo proibisce per i non cattolici deceduti.
Recentemente si è tentato di operare una distinzione tra domanda pubblica e privata per i non cattolici deceduti, e di considerare quest'ultima domanda come ammissibile. Ma questa distinzione non ha fondamento nella legge e, quindi, appare inattendibile (Ubi lex non distinguit, neque nos distinguere debemus – Dove la legge non fa distinzione, neanche noi lo dovremmo fare). Il parere sulla legittimità dell'applicazione della Messa in questo caso è, quindi, almeno insicuro e dubbio. La Chiesa ha vietato ogni applicazione speciale della Messa e della sua celebrazione per defunti non cattolici per gravi motivi; quindi, non è responsabile per il danno che la separazione dalla sua comunione visibile può aver comportato anche al di là della tomba. Quanto al resto, i defunti non cattolici non sono totalmente privati dell'influsso benedetto della Messa; dato che le preghiere e la Messa sono offerte in generale anche per loro, e quando la Messa è celebrata per tutte le anime sofferenti, anch’essi ne traggono vantaggio.
Nondimeno è vero che i figli della Chiesa cattolica nella vita e dopo la morte godono di molte grazie e di vantaggi speciali, dai quali i non cattolici sono esclusi. Questa è una benedizione immeritata ed un privilegio inestimabile per il quale dovremmo essere molto grati a Dio. Allo stesso tempo dovremmo "lodare e magnificare la Sua infinita bontà e misericordia, con la quale siamo in grado di dare soddisfazione l'uno per l'altro”, – e per la ragione che col Sacrificio della Messa ci ha dato principalmente un mezzo così eccellente ed efficace per procurare indicibile conforto, sollievo e conforto a favore delle anime sofferenti nel loro doloroso esilio. L'ingegnoso amore della Chiesa ha fissato una speciale solennità per il conforto e la pace di queste anime.Thu, 14 Jul 2022 - 245 - 233 - I partecipanti ai frutti della S.Messa - III Parte
Quanto rapidamente una tale anima possa essere liberata dal purgatorio dipende dalla volontà di Dio, la cui giustizia è altrettanto infinita e impenetrabile come la Sua misericordia. Quindi non è inutile, ma piuttosto è necessario, che il Santo Sacrificio venga ripetutamente offerto per una stessa anima, per aiutarla ad entrare più rapidamente e sicuramente in possesso del cielo. Questo vale anche per la cosiddetta Messa privilegiata, in cui, in virtù dell'altare privilegiato, si aggiunge un'indulgenza plenaria al frutto del Sacrificio a beneficio dell'anima per conto della quale si celebra la Messa; perchè l'effetto reale di una tale indulgenza, che può essere applicata ai defunti solo attraverso una petizione, rimane ancora soggetta all'accettazione misericordiosa di Dio.
Thu, 07 Jul 2022 - 244 - 232 - I partecipanti ai frutti della S.Messa - II parte
Così è severamente vietato offrire il Santo Sacrificio per quelle persone scomunicate che non sono tollerabili, ma devono essere evitate (excommunicati vitandi), e questa proibizione è valida finché il divieto di scomunica non è stato rimosso dall'assoluzione. Secondo alcuni teologi, al contrario, una simile applicazione per le persone scomunicate che sono tollerate è considerata non solo valida, ma anche consentita. – Il Santo Sacrificio può essere lecitamente offerto, ma solo sotto certe restrizioni, per scismatici ed eretici, così come per i non battezzati o i non credenti (Ebrei, Turchi, pagani). E così facendo, si deve evitare tutto ciò che provocherebbe scandalo o offesa al popolo cristiano. La Santa Messa può essere offerta per gli scismatici e gli eretici prima di tutto e principalmente per ottenere la loro conversione, cioè con l'intenzione di placare l'ira di Dio nei loro confronti, nonché di ottenere per loro, dalla bontà di Dio, varie grazie e benefici, per cui possano più facilmente operare per la loro salvezza, essere portati alla conoscenza della vera fede e alla comunione con la Chiesa.
Thu, 30 Jun 2022 - 243 - 231 -I Partecipanti ai Frutti della Messa - I PARTE
Poiché questa applicazione del frutto sacrificale è esclusivamente un atto del potere ricevuto all'ordinazione del sacerdote, essa può sempre essere fatta validamente (valide) per tutti coloro che sono idonei o hanno bisogno degli effetti della Messa; ma affinché possa essere fatto lecitamente (licite), nessuna proibizione della Chiesa deve intervenire o essere opposta all'applicazione. Per volontà di Cristo, il Sacrificio Eucaristico è proprietà della Chiesa; Egli ha comandato di essere celebrato da lei e in lei. La più alta autorità ecclesiastica, di conseguenza, ha il potere di limitare e regolare più sicuramente il diritto di applicazione. Quindi la questione che rimane ancora da considerare è la seguente: a nome di quali persone il sacerdote può celebrare la Santa Messa con una speciale intenzione, ovvero, a chi in particolare può applicare il frutto sacrificale ministeriale? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo distinguere diverse classi di persone, tra i vivi così come tra i defunti.
a) I vivi sono membri della Chiesa cattolica o al di fuori della sua comunione. a) I membri della Chiesa sono in stato di grazia o in stato di peccato: per ciascuna classe può essere offerta la Santa Messa. I soli membri della Chiesa, animati da una carità attiva, sono gli unici disposti ad ottenere nella loro pienezza i frutti della Messa; dato che tanto più grande è la partecipazione alla Messa, più intima è la comunione con Cristo e con la Chiesa. – Ai membri morti della Chiesa, cioè a quei fedeli che sono privati della vita di grazia, che sono spiritualmente morti a causa del peccato mortale, non tutti i frutti del Sacrificio possono essere applicati; finché sono nemici di Dio, nessuna punizione temporale può essere loro perdonata. Il principale e il più pressante bisogno che hanno, che li opprime e da cui dovrebbero essere liberati dalla virtù propiziatoria della Messa, è la miseria che comporta il peccato.
Il Sacrificio della Messa può ottenere per loro, soprattutto, la misericordia e la riconciliazione con Dio, luce e forza dall'alto, in modo che con una volontà risoluta possano abbandonare la via del peccato, si rivolgano a Dio sinceramente e siano riportati alla vita di grazia. – Inoltre, la Messa può essere celebrata per i bambini battezzati che non hanno ancora raggiunto l'uso della ragione, ma solo come Sacrificio di petizione, e non di propiziazione.
b) Se passiamo a coloro che sono al di fuori della Chiesa e sono separati dalla sua comunione visibile, non c'è dubbio che, almeno indirettamente e in modo generale, essi sono inclusi nel Sacrificio, poiché la Messa è celebrata per la conversione di ebrei e pagani, per l'estirpazione dell'eresia e dello scisma, per ottenere e promuovere l'aumento e l'esaltazione del regno di Dio. In tutto ciò, il primo oggetto è, effettivamente, il benessere della Chiesa; mentre, allo stesso tempo, il più grande beneficio e vantaggio della Messa si accumula su coloro che ricevono la grazia di diventare figli della vera Chiesa. – Al contrario, secondo le definizioni positive della Chiesa, l'applicazione diretta e speciale della Messa non è permessa in modo così incondizionato a tutte le classi di persone.Thu, 23 Jun 2022 - 242 - 230 - I partecipanti ai frutti della Messa - V Parte
È una fonte di salvezza che non viene mai a mancare, aperta più specialmente al celebrante che a chiunque altro. Quindi, non può non essere arricchito in maniera piuttosto significativa con le benedizioni del Cielo, se, oltre ad avvicinarsi all'altare in stato di grazia, egli, inoltre, celebra con attenzione e devozione. Questo personale frutto sacerdotale, il celebrante lo riceve semplicemente eseguendo il suo dovere sacrificale nel modo appropriato. Non è richiesta alcuna applicazione speciale o desiderio di ottenere questo frutto del Sacrificio; la sua fonte non sta nei sentimenti devoti del sacerdote, che sono solo una condizione necessaria per ottenere questo frutto in una misura più abbondante. – Anche per questo è di vitale importanza che il sacerdote faccia del suo meglio per prepararsi bene alla celebrazione quotidiana della Messa. Se vuole ottenere all'altare le molte e grandi grazie di cui ha bisogno per assolvere in modo edificante l’ufficio di cui è responsabile, deve sforzarsi di condurre una vita immacolata e celebrare sempre i Divini Misteri con ardente amore.
La Chiesa lo esorta ad usare ogni sforzo e cura per celebrare sempre il Santo Sacrificio con la massima purezza e devozione. Prima di accostarsi all'altare, si ponga le seguenti domande: quanto peccaminoso, quanto pieno di imperfezioni, quanto pigro sono io al servizio di Dio, io che mi azzardo ad offrire il Santo Sacrificio? Come è indicibilmente esaltata, gloriosa e preziosa la Divina Vittima, che sta per riposare nelle mie mani e nel mio cuore? Quanto inconcepibile sublimare la grandezza e la maestà dell'Altissimo, che ci si aspetta che io onori e glorifichi con la celebrazione della Messa? Quanto sono molteplici le preoccupazioni e le tribolazioni della Chiesa e dei suoi figli, per le quali si aspettano aiuto e assistenza dalla forza del Sacrificio Eucaristico? – Tali riflessioni infiammano l'anima di amore e devozione.Thu, 16 Jun 2022 - 241 - 229 - I partecipanti ai frutti della Messa - IV parte
Quanto grande e inestimabile, in questo senso, è anche la felicità di essere della famiglia di Cristo e uno dei concittadini dei santi (Ef 2, 19), cioè un credente, figlio fedele e obbediente della Chiesa cattolica, nella comunione di grazia con Cristo! Chiunque rimanga un membro spiritualmente vivente della grande famiglia di Dio, sparsa su tutta la terra, può trarre la sua piena parte del flusso di benedizioni e di misericordie che quotidianamente si riversa sulla Chiesa da Messe innumerevoli. Ancora una volta, com’è consolante per il cuore il pensiero: anche se dovessi morire nel punto più isolato della terra, dimenticato da tutti, – la Santa Chiesa, mia Madre spirituale, non mi dimentica; perchè sopra migliaia di altari prega e offre per la mia povera anima anche il Prezioso Sangue Riconciliante di Cristo, lasciandolo scendere sulle fiamme del purgatorio per alleviare o abbreviare il mio doloroso esilio in quella dimora di sofferenza.
2. Non tutti i membri della Chiesa guadagnano nel medesimo modo e misura questo frutto sacrificale generale. Tra i fedeli, quelli che collaborano personalmente alla celebrazione della Messa, che partecipano all'offerta del Sacrificio e che quindi, in un certo senso, appaiono come concelebranti (co-offerentes), ottengono senza dubbio una maggiore quota di benedizioni celesti, e questo non solo ex opere operantis ma anche ex opere operato. Queste grazie, concesse ai fedeli che cooperano al Sacrificio, sono definite il frutto speciale (fructus specialis). – Tra i vari modi di partecipare all'offerta del Sacrificio con la cooperazione personale, è soprattutto da menzionare l'assistere alla Santa Messa. Chi assiste alla Messa con riverenza e devozione, entra nella più stretta e intima connessione con il Sacrificio, perché, mentre il sacerdote prega e offre la Messa, tale persona si unisce alle sue preghiere, pregando e offrendo con il sacerdote – e perché oltre a ciò, la Chiesa prega e offre anche per tutti i presenti.Thu, 09 Jun 2022 - 240 - 228 - I Partecipanti ai Frutti della Messa - Parte III
I guardiani e i protettori della Sposa di Cristo, quindi, in primo luogo, fanno esperienza dell'influenza salutare e degli effetti benefici del Sacrificio Eucaristico elargito loro affinché possano sempre dimostrarsi servi di Dio con grande costanza nelle tribolazioni, nelle necessità, nelle angustie, nelle nerbate, nelle prigionie, nelle veglie, nelle fatiche .... nella parola di verità, mediante la potenza di Dio, con le armi della giustizia (2 Cor 6, 4-7).
In che cosa consiste effettivamente questo frutto del Sacrificio, e se si estende ad ogni singolo membro della Chiesa, non può essere determinato in modo assoluto. Alcuni teologi sono dell'opinione che il frutto sacrificale generale includa non solo quelle benedizioni ottenute attraverso la petizione, ma anche un effetto di soddisfazione, cioè la remissione della punizione temporale dovuta al peccato – e, inoltre, una remissione più o meno abbondantemente impartita a tutti i membri della Chiesa che sono disposti a riceverla.
b) Cristo, il Sacerdote invisibile, quindi, si offre continuamente per l'intera Chiesa per mezzo delle mani e attraverso il ministero del sacerdote visibile. Quest'ultimo, allo stesso tempo, sta sull'altare in nome e su mandato della Chiesa. La Chiesa offre e prega per bocca del sacerdote che, in ogni Messa, è il suo delegato e mediatore con Dio per tutti i suoi figli sulla terra e in purgatorio. Mentre ella, la santa e amata Sposa di Cristo, è sempre accettabile per Dio, le sue richieste, specialmente quando è unita alla Messa, sono sempre esaudite; quindi, in considerazione del Sacrificio e della preghiera della Chiesa, l'Altissimo, giorno dopo giorno, riversa le più ricche benedizioni sui suoi figli bisognosi.
Nelle preghiere liturgiche della Messa si fa di solito menzione dei doni e delle grazie che la Chiesa desidera ottenere per mezzo della Messa, per se stessa in generale o per singoli membri in particolare. Così, per esempio, essa implora l'Onnipotente durante la celebrazione della Messa per la grazia "che, dopo aver superato tutti gli attacchi e gli errori, possa servire Dio con perfetta libertà" e "essere in grado di godere di indisturbata devozione".Thu, 02 Jun 2022 - 239 - 227 - I Partecipanti ai Frutti della Messa - Parte II
a) Ogni santo Sacrificio della Messa ha la sua efficacia e il suo vantaggio per tutta la Chiesa – per tutti coloro che sono incorporati nel Corpo mistico di Cristo e hanno ancora bisogno di essere assistiti dalla grazia, se sono annoverati tra i vivi o tra i morti. Ed effettivamente, in un grado minore, e almeno indirettamente, questo frutto generale è diffuso anche tra coloro che non sono sotto l’egida della Chiesa, e che, anche se fuori di essa, sono chiamati e tenuti ad entrare o tornare nel suo seno. Il calice del Prezioso Sangue sale ogni giorno dall'altare verso il cielo, in modo che tutti gli uomini possano venire alla conoscenza della verità ed essere salvati (1 Tim 2, 1-4).
Gesù Cristo è il Redentore del mondo (Gv 3, 17); perché Egli versò il Suo Sangue e subì i tormenti della Croce, per ottenere per tutti gli uomini, senza eccezione, il perdono dei peccati, la grazia e la felicità eterna. Senza sosta e in tutti i luoghi sgorga e sgorga questa sorgente universale di grazia e di salvezza del Sacrificio della Croce nella Messa, le cui benedizioni danno beneficio al mondo intero. Inoltre, è a questo Santo Sacrificio, come un sole di grazia, che queste parole del Salmista sono applicabili: "Thu, 26 May 2022 - 238 - 226 - I Partecipanti ai Frutti della Messa
Lo scopo principale del Sacrificio Eucaristico è quello di rendere a Dio il dovuto culto di adorazione e di ringraziamento, di propiziazione e di petizione; allo stesso tempo, viene offerto anche per gli uomini a loro beneficio. Tra gli effetti che scaturiscono dalla Messa, quelle grazie, quei vantaggi e benedizioni spirituali, quei doni e favori temporali che Dio elargisce in ragione del Sacrificio offerto, sono in senso più ristretto chiamati frutti sacrificali. Di regola, per applicazione del frutto si intende quando la Messa viene offerta per una persona particolare. È evidente che in tal caso deve essere principalmente considerato il carattere propiziatorio e supplicatorio della Messa, poiché, come Sacrificio di petizione e propiziazione, procura all'uomo la pienezza delle benedizioni; considerato, quindi, in questo duplice carattere, il Sacrificio della Messa è in senso stretto offerto ai bisognosi.
Offrire la Messa per qualcuno può anche significare, ma raramente, offrirla nel nome e al posto di un altro. In questo senso, la Messa, in quanto è un Sacrificio di adorazione e ringraziamento, può anche essere offerta, ad es., al posto di altri, senza che alcun frutto sacrificale sia applicato in modo speciale ad essi o vi sia per loro una ricaduta. L'adorazione e l'azione di grazie offerta a Dio da Cristo nella Messa è, in effetti, benefica anche per gli uomini, ma solo in quanto l'adorazione e il rendimento di grazie del Sacrificio Eucaristico suppliscono per i difetti che invariabilmente accompagnano la loro imperfetta adorazione e ringraziamento. Al contrario, come Sacrificio di propiziazione e di petizione, la Messa tende in modo molto diverso a beneficio e vantaggio delle persone per le quali viene offerta; per la sua efficacia propiziatoria e impetratoria procura loro benefici e grazie di tutti i tipi. Queste benedizioni spettano all'uomo considerato, quando si tratta della partecipazione ai frutti del Sacrificio e dei suoi partecipanti.Thu, 19 May 2022 - 237 - 225 - La Santa Messa, un Sacrificio di petizione - Parte III
Quindi, dovremmo usare in tutta gratitudine e con santa gioia le inesauribili ricchezze della misericordia divina, presentate sull'altare e messe a nostra disposizione. Ma dovremmo sforzarci di acquisire non solo i beni terreni e deperibili, non semplicemente "la rugiada del cielo e la grassezza della terra e l'abbondanza di grano e vino" (Gn 27, 28), ma soprattutto di soddisfare la sete e il desiderio di beni soprannaturali ed eterni, di arricchirci con tesori che "né la ruggine né la tarma consumano, e dove i ladri non irrompono, né rubano" (Mt 6, 20). Preghiamo per ciò che conduce veramente alla nostra salvezza e felicità, per ciò che può far avanzare il regno di Dio dentro e intorno a noi. Come dice San Gregorio, “È volontà del Signore, che Lo amiamo al di sopra di tutto ciò che Egli ha creato, e che Lo imploriamo di concederci i beni eterni, piuttosto che quelli terreni".
Thu, 12 May 2022 - 236 - 225 - La Santa Messa, un Sacrificio di petizione - Parte IIIWed, 11 May 2022
- 235 - 224 - La Santa Messa, un Sacrificio di Petizione - Parte II
Nonostante tutto ciò, la grazia implorata viene talvolta negata. Ma anche in questo caso, possiamo essere sicuri che la Messa non è stata del tutto priva di frutti ed effetti; al posto del dono desiderato, ne riceviamo un altro migliore e più fruttuoso per noi. Anche se non siamo ascoltati secondo il nostro desiderio, tuttavia questo condurrà alla nostra salvezza. 'Il Signore o ci dà ciò che chiediamo, o ci concede qualcos'altro che sa che sarà più vantaggioso per noi". – Perciò il frutto sacrificale che, secondo le nostre vedute ristrette, ci attendiamo non viene sempre concesso, ma ci viene donato un altro più adatto; quindi Dio non sempre dà le grazie della Messa nel momento in cui le desideriamo, ma in un altro momento migliore, quando piace a Lui. "Alcuni doni non ci vengono rifiutati, ma concessi in un momento più opportuno". Se, quindi, non poniamo ostacoli sul cammino, ma ci prepariamo degnamente, otteniamo sempre qualche frutto salutare a causa del potere impetratorio del Sacrificio della Messa.
Thu, 05 May 2022 - 234 - 223 - La Santa Messa, un Sacrificio di Petizione - Parte I
Infine, che la Messa sia anche il più potente ed efficace Sacrificio di impetrazione, è incontestabilmente chiaro dalla dottrina e dalla pratica della Chiesa. Essa ha dichiarato che la Santa Messa non può essere offerta solo per la remissione dei peccati e la soddisfazione dovuta con la loro punizione, "ma anche per tutte le altre necessità, cioè per ottenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno nell'ordine della grazia e della salvezza. Basta una rapida occhiata alle varie liturgie per convincerci che la Santa Messa è sempre stata considerata ovunque come il mezzo più efficace per ottenere assistenza in tutte le necessità e le preoccupazioni della vita. Ora ci resta solo da spiegare in che modo la Santa Messa agisce e quali effetti ha come sacrificio di petizione.
I. Come Sacrificio di petizione la Santa Messa produce i suoi effetti attraverso la preghiera (per modum orationis vel impetrationis); l'offerta della Messa è, cioè, essenzialmente preghiera o vera petizione, e, quindi, proprio per indurre il cuore del Padre Celeste ad impartirci la ricchezza delle Sue grazie e benedizioni. Sull'altare, Gesù Cristo come Sommo Sacerdote si offre e intercede in nostro favore, presentando e offrendo all'Eterno Padre la sua dolorosa morte e tutti i suoi meriti, per indurlo a comunicarci i suoi doni. Sotto questo aspetto, il frutto irnpetratorio del Sacrificio Eucaristico origina ex opere operato; poiché ha il suo fondamento nella celebrazione del Sacrificio, negli atti e meriti di Gesù Cristo, e non nella devozione del sacerdote che celebra né dei fedeli per i quali viene offerto.Thu, 28 Apr 2022 - 233 - 222 - La Santa Messa, un Sacrificio di Propiziazione - Parte X
Gridano i giusti, e il Signore li ascolta e li libera da tutte le loro tribolazioni (Sal 33, 16-18). Se teniamo a mente questo, capiremo perché la Chiesa nella celebrazione della Messa, e specialmente nella raccolta segreta, implora così spesso il Signore per la riconciliazione. Non si stanca, nel corso di questa santa azione, di ripetere questo grido di riconciliazione, e lo pone in anticipo delle richieste per la grazia di Dio. Così prega la Chiesa, perché sa bene e vuole far capire ai suoi figli, che noi poveri uomini carichi di peccati dobbiamo, prima di tutto essere riconciliati con Dio, e, allontanando i flagelli della Sua rabbia, essere degni di partecipare alle sue molteplici benedizioni.
Quanto è necessario per noi un Sacrificio perpetuo di propiziazione! Sul Golgota si aprì la fontana dell'espiazione; sull'altare continua a scorrere; da essa possiamo e dobbiamo attingere le sue acque, affinché Dio ci sia clemente e misericordioso, affinché rimetta il nostro debito e la nostra punizione. C'è un male più grande del peccato e delle sue terribili punizioni? Da questo male possiamo liberarci per mezzo del Santo Sacrificio della Messa; "per la grazia di Dio nel Sangue di Gesù ripariamo ogni ferita". Prezioso è il frutto del Sacrificio Eucaristico propiziatorio.Thu, 14 Apr 2022 - 232 - 221 - La santa Messa, Sacrificio di Propiziazione - Parte IX
Per questo favore il mondo è principalmente in debito con il Sacrificio propiziatorio, che viene offerto ogni giorno e ogni ora su migliaia di altari per la nostra salvezza e per quella del mondo intero (pro nostra totiusque mundi salute). La voce del Sangue di Gesù offerto in sacrificio grida ad alta voce e con potenza al Cielo senza interruzione – non per vendetta, come ha fatto il sangue di Abele, ma per perdono, grazia e misericordia in favore dell'uomo peccatore. – "Guardate l'arcobaleno, e benedite Colui che lo ha formato; è molto bello nel suo splendore
Thu, 07 Apr 2022 - 231 - 220 - La Santa Messa, un Sacrificio di propiziazione - Parte VIII
Infine, è da attribuire alla continua celebrazione e alla virtù propiziatoria del Santo Sacrificio che tante ben meritate punizioni di Dio vengano ritardate o addirittura evitate da interi paesi e popoli, sì, anche da tutto il mondo. – La molteplicità del peccato e degli enormi crimini provoca spesso la giustizia divina a infliggere senza indugio punizioni straordinarie agli uomini, e ad inviare spaventose visite su un mondo senza Dio e immorale. Ma quando il Signore è placato, ritira la Sua mano minacciosa o castigante. "Gli uomini di Ninive credettero in Dio e proclamarono un digiuno e si misero il sacco dal più grande al più piccolo.
Thu, 31 Mar 2022 - 230 - 219 - La Santa Messa, un sacrificio di Propiziazione - Parte VII
Per partecipare a questo effetto del Sacrificio, sono necessariamente presupposti lo stato di grazia e probabilmente anche il carattere battesimale del destinatario. Finché uno è in stato di peccato mortale e nemico di Dio, nessuna punizione, neanche la minima pena temporale, può essere rimessa a lui. Secondo il comune parere dei teologi, il carattere battesimale non è solo una condizione preliminare essenziale per la valida ricezione degli altri sacramenti, ma anche per ottenere la remissione della pena temporale per mezzo del Sacrificio Eucaristico (ex opere operato). Se questo parere è corretto, allora tutti i non battezzati, vivi o morti, sono esclusi dalla partecipazione al suddetto soddisfacente frutto della Messa. Quanto della pena temporale venga rimesso, riposa interamente nella volontà e nel decreto divino.
Thu, 24 Mar 2022 - 229 - 218 - La santa messa, sacrificio di propiziazione - Parte VI
Come sacrificio di propiziazione la Messa ha in particolare il potere di soddisfare per quelle punizioni temporali che altrimenti, dopo il perdono dei peccati mortali o veniali, dovrebbero essere subite o in questo mondo o in purgatorio. Il Sacrificio Eucaristico è offerto sia per i vivi che per i morti per la remissione della pena temporale ancora dovuta al peccato. Ma mentre il perdono del peccato agisce solo indirettamente, il Sacrificio annulla direttamente la punizione temporale del peccato, e così lo annulla mediante il pagamento vicario (per modum solutionis) dal tesoro del merito e della soddisfazione che Cristo ha acquisito per noi sulla Croce.
Thu, 17 Mar 2022 - 228 - 217 - La Santa Messa, un sacrificio di propiziazione. Parte V
– Soprattutto, la giustizia di Dio deve essere propiziata, e solo dopo che è stata soddisfatta, la Sua misericordia impartisce all'uomo peccatore particolari grazie che lo dispongono al dolore e alla conversione sincera. Con il commettere peccati, specialmente se sono numerosi e gravi, viene offesa la maestà di Dio e provocata la Sua vindice giustizia contro il peccatore. Ma tra le punizioni che il Dio giusto e santo infligge a causa del peccato commesso, una delle più severe consiste in questo: che Egli rifiuta o giustamente trattiene le grazie speciali e più abbondanti. Per questo San Bernardo dice dell'ingratitudine, che "è simile ad un vento rovente che asciuga la fonte della misericordia divina, il flusso della grazia, la rugiada del cielo", si applica a tutte le offese, specialmente ai peccati mortali: e questi, essendo una negligenza e un abuso della grazia, sono atti di ingratitudine verso Dio, e, quindi, frenano il flusso più abbondante di grazie che Dio altrimenti concederebbe alla preghiera.
Thu, 10 Mar 2022 - 227 - 216 - La santa Messa, un sacrificio di propiziazione. - Parte IV
Soprattutto, la giustizia di Dio deve essere propiziata, e solo dopo che è stata soddisfatta, la Sua misericordia impartisce all'uomo peccatore particolari grazie che lo dispongono al dolore e alla conversione sincera. Con il commettere peccati, specialmente se sono numerosi e gravi, viene offesa la maestà di Dio e provocata la Sua vindice giustizia contro il peccatore. Ma tra le punizioni che il Dio giusto e santo infligge a causa del peccato commesso, una delle più severe consiste in questo: che Egli rifiuta o giustamente trattiene le grazie speciali e più abbondanti. Per questo San Bernardo dice dell'ingratitudine, che "è simile ad un vento rovente che asciuga la fonte della misericordia divina, il flusso della grazia, la rugiada del cielo", si applica a tutte le offese, specialmente ai peccati mortali: e questi, essendo una negligenza e un abuso della grazia, sono atti di ingratitudine verso Dio, e, quindi, frenano il flusso più abbondante di grazie che Dio altrimenti concederebbe alla preghiera.
Thu, 03 Mar 2022 - 226 - 215 - La Santa Messa, un sacrificio di Propiziazione. - Parte III
2. Il potere propiziatorio e l'efficacia del Sacrificio della Messa si estende, come dice la Chiesa, a "peccati, pene, soddisfazioni". Per istituzione divina il Sacrificio Eucaristico serve a ottenere per l'uomo il perdono dei peccati mortali e veniali e anche la remissione della pena temporale dovuta al peccato.
Thu, 24 Feb 2022 - 225 - 214 - La Santa Messa un sacrificio di propiziazione - parte II
La Santa Messa – un Sacrificio di Propiziazione.
Tra gli effetti della morte di Gesù, la Scrittura spesso rivolge particolare attenzione alla cancellazione del peccato, alla redenzione dalla maledizione del peccato, alla distruzione della scrittura che è contro di noi, alla riconciliazione del Cielo e della terra.Thu, 17 Feb 2022 - 224 - 213 - La Santa Messa, un Sacrificio di propizazione (I)
L'oggetto della Santa Messa, come Sacrificio di Lode e di Ringraziamento, è quello di glorificare
Dio come il nostro Supremo Maestro e più grande Benefattore: rende a Lui infinito onore e Gli
offre infiniti ringraziamenti. In quanto è un Sacrificio di Propiziazione e Petizione, la sua
celebrazione produce i più molteplici effetti a beneficio e per la salvezza degli uomini. Che il
Sacrificio della Croce non sia sminuito da questa efficacia, ma che piuttosto la sua inesauribile
virtù ed il suo valore pienamente infinito siano messi in più chiara luce, è evidente dalla giusta
comprensione della Dottrina cattolica.Thu, 17 Feb 2022 - 223 - 212 - La Santa Messa: un Sacrificio di Ringraziamento (Parte IV)
Seguiamo fedelmente il Santo Sacrificio, per adempiere coscienziosamente al nostro dovere di gratitudine verso Dio, – o siamo come il servo pigro che seppellì nella terra il talento a lui affidato? Molto spesso si celebra e si ascolta la Santa Messa per implorare nuovi favori da Dio: ma ciò avviene con l'intento di estinguere un debito di gratitudine per i benefici ricevuti? Quanto seriamente e assiduamente dovremmo coltivare lo spirito orante di ringraziamento e di gratitudine a Dio, unendoci al Sacrificio Eucaristico, per fare espiazione, in qualche modo, davanti a Dio per la vile e vergognosa ingratitudine con cui il mondo così spesso offende la Sua bontà e irrita la Sua giustizia!
Thu, 27 Jan 2022 - 222 - 211 - La Santa Messa: un Sacrificio di Ringraziamento (Parte III)
Ciò che è impossibile per l'uomo, Dio lo ha reso possibile; ciò che la nostra debolezza non può eseguire, noi lo compiamo attraverso Cristo nostro Signore. – Lo Spirito Santo ci ammonisce: "Da all'Altissimo a seconda di quel che Egli ha dato a te" (Sir 35, 12); ma come possiamo fare ciò? Ringraziando Dio e il Padre per mezzo di Cristo (Col 3, 17), e rendendo sempre grazie per ogni cosa, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo (Ef 5, 20).
Thu, 20 Jan 2022 - 221 - 210 - La Santa Messa: un Sacrificio di Ringraziamento (Parte II)
Anche i benefici naturali di Dio sono preziosi, ma molto di più sono quelli soprannaturali, in quanto tutto ciò che è desiderabile non può essere paragonato ad essi (Pr 8, 11). Dio ci concede questi doni, non come se il loro conferimento fosse in qualche modo a Suo vantaggio – poiché Egli è, infatti, in Sé infinitamente ricco e felice, – ma per renderci felici nel tempo e beati nell'eternità.
Thu, 13 Jan 2022 - 220 - 209 - La Santa Messa: un Sacrificio di Ringraziamento (Parte I)
Poiché nella Santa Messa adoriamo, lodiamo e magnifichiamo Dio attraverso e con Cristo, noi compiamo in modo perfetto quel primo dovere che, come creature, dobbiamo al Creatore. Dato che Dio è l'origine di tutte le cose, Egli è anche la fonte di ogni bene che possediamo, cioè, Egli è il nostro primo e più grande benefattore, al quale ci spetta di rendere grazie.
Thu, 06 Jan 2022 - 219 - 208 - Un Sacrificio di Lode e di Adorazione (Parte IV)
Piena di devozione sia la lode di Dio, e dolcemente risuoni nelle Sue orecchie, gioiosa dalla letizia della mente, bella l'esultanza del cuore! Ahimè! La nostra lode di Dio è spesso molto imperfetta e di nessun valore; quindi, dovremmo unirla alla lode e all'adorazione infinitamente perfetta che il nostro Capo e Mediatore, Gesù Cristo, presenta al Suo Padre Celeste sull'altare.
Thu, 30 Dec 2021 - 218 - 207 - Un Sacrificio di Lode e di Adorazione (Parte III)
Ma non solo Cristo rende sull'altare infinito omaggio e adorazione alla Maestà Divina, bensì attraverso e con il Suo Sacrificio, la Chiesa e noi tutti siamo in grado di onorare e adorare perfettamente l'Altissimo in spirito e verità (Gv 4, 24). Il Sacrificio Eucaristico è di proprietà della Chiesa; lo offre attraverso il sacerdote, per rendere il dovuto culto a Dio in nome di tutti.
Thu, 23 Dec 2021 - 217 - 206 - Un Sacrificio di Lode e di Adorazione (Parte II)
La celebrazione del Sacrificio Eucaristico, infatti, racchiude un'adorazione infinitamente perfetta di Dio. Il sacrificio per sua natura e destinazione è un atto di adorazione e glorificazione di Dio; è un efficace, solenne riconoscimento della supremazia e dominio di Dio su tutte le creature.
Thu, 16 Dec 2021 - 216 - 205 - Un Sacrificio di Lode e di Adorazione (Parte I)
Dio ha fatto ogni cosa per Se stesso (Prov. 16, 4) e creato tutte le cose (Is. 43, 7); quindi il fine di tutte le creature è glorificare il loro Creatore, perciò l'intera creazione dovrebbe formare un unico coro di lode gioiosa e di esaltante adorazione di Dio. Tutto ciò che è in cielo, sulla terra e sotto terra dovrebbe piegare il ginocchio davanti al Signore di tutte le cose e lodarLo secondo la moltitudine della Sua grandezza (Sal. 150, 2).
Thu, 09 Dec 2021 - 215 - 204 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte IX)
In terzo luogo, il valore e l'efficacia della Messa vanno considerati, in quanto la sua celebrazione è un bene personale del sacerdote officiante e dei fedeli che vi assistono. Il sacerdote che celebra la Messa e i fedeli che vi partecipano ascoltando, servendo presso l'altare, dando un’offerta, procurando i necessari vasi sacri, ecc., eseguono, senza dubbio, il più santo e salutare degli atti di culto divino; perciò la Chiesa stessa dice, che "non può esservi altra opera così santa e così divina compiuta dai fedeli” che la celebrazione del Sacrificio Eucaristico.
Thu, 02 Dec 2021 - 214 - 203 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte VIII)
Cristo ha indicato la sua persona come criterio di salvezza. Ciò impedisce qualsiasi relativizzazione del suo messaggio.
Thu, 25 Nov 2021 - 213 - 202 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte VII)
Fino a questo momento, abbiamo considerato il valore e l'efficacia del Sacrificio Eucaristico, in quanto Cristo non è solo la vittima, ma anche il sacerdote sacrificante, in altre parole, nella misura in cui il sacerdote visibile compie e offre il Sacrificio come servitore e strumento vivente di Cristo.
Thu, 18 Nov 2021 - 212 - 201 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte VI)
Perché, allora, il sacrificio della Messa non dovrebbe essere continuamente offerto per tutti, i vivi e i morti? – Per decisione della Chiesa è stato stabilito, che un sacerdote che riceve diversi onorari ma, in cambio, celebra una sola Messa, pecchi non solo contro il comandamento della Chiesa, ma anche contro la giustizia (contra justitiam) e, di conseguenza, egli è obbligato a fare riparazione.
Thu, 11 Nov 2021 - 211 - 200 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte V)
L'altra questione molto discussa è praticamente di maggiore importanza, vale a dire, se gli effetti del Sacrificio della Messa considerati per quanto riguarda la sua estensione, cioè, in relazione ai partecipanti, possano essere illimitati, o piuttosto, al contrario, limitati e ristretti.
Wed, 27 Oct 2021 - 210 - 199 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte IV)
Il Sacrificio della Messa non sempre produce effetti così grandi e così molteplici come la capacità dei destinatari lo giustificherebbe; agisce piuttosto in un grado intensamente limitato, cioè i suoi effetti sono limitati ad una misura definita, anche se sono diversi nei singoli casi a volte più grandi, a volte meno.
Thu, 21 Oct 2021 - 209 - 198 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte III)
Nel sacrificio il suo rapporto con Dio è sempre il primo e il più essenziale, poiché secondo la sua stessa natura, il sacrificio è un atto religioso. Pertanto, il sacrificio della Messa è principalmente da considerare come un atto di culto divino.
Thu, 07 Oct 2021 - 208 - 197 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte II)
Prima di tutto, il Sacrificio Eucaristico va considerato nella misura in cui in esso Gesù Cristo offre Se Stesso, cioè Egli non è solo il dono sacrificale, ma anche il più eminente sacrificatore.
Thu, 30 Sep 2021 - 207 - 196 - Il Valore del Sacrificio Eucaristico (Parte I)
In mezzo al Paradiso terrestre stava "l'albero della vita" (Gen. 2, 9), cioè l'albero, il cui frutto era destinato a impartire all'uomo perenne giovinezza, forza e bellezza. Era una figura del vero albero della vita, che sta in mezzo al nuovo paradiso, cioè della Santa Chiesa. Noi vogliamo comprendere come questo vero albero della vita, la Croce di Cristo prima e l'Eucaristia poi, impartisca pienezza di vita celeste e imperitura a tutti coloro che la desiderano.
Thu, 23 Sep 2021 - 206 - 195 - Il rapporto tra il Sacrificio della Messa e il Sacrificio della Croce (Parte VI)
Da tutto ciò che è stato detto finora per quanto riguarda il rapporto tra il Sacrificio della Messa e quello della Croce, è evidente quanto sgradevole e ridicola sia l’obiezione offensivamente spesso ripetuta, che il Sacrificio della Messa sottovaluta e toglie valore e dignità al Sacrificio della Croce.
Thu, 16 Sep 2021 - 205 - 194 - Il rapporto tra il Sacrificio della Messa e il Sacrificio della Croce (Parte V)
Per concludere, aggiungiamo un'altra differenza. Il Sacrificio della Croce è stato esclusivamente il Sacrificio di Cristo; l'Eucaristia è, allo stesso tempo, il Sacrificio della Chiesa e quello di Cristo – in quanto la Chiesa lo offre e viene offerto insieme ad esso all'altare.
Thu, 09 Sep 2021 - 204 - 193 - Il rapporto tra il Sacrificio della Messa e il Sacrificio della Croce (Parte IV)
La Santa Messa, di conseguenza, è un relativo Sacrificio che, come una copia vivente, rappresenta l'originale del Sacrificio della Croce. – Fra i due esiste la più perfetta unità (integrità), nella misura in cui consideriamo la Vittima e il Sacerdote; in quanto è Cristo che offre sull'altare il Suo Corpo e il Suo Sangue, di conseguenza, lo stesso dono che una volta Egli offrì sulla Croce.
Thu, 02 Sep 2021 - 203 - 192 - Il rapporto tra il Sacrificio della Messa e il Sacrificio della Croce (Parte III)
Le parole del Salvatore e degli Apostoli, l'insegnamento dei Padri e le preghiere delle liturgie, la convinzione e il riconoscimento dei fedeli, pongono al di là di ogni dubbio che la celebrazione dell'Eucaristia ha anche per oggetto di portare davanti ai nostri occhi e di rappresentare per noi la morte sacrificale di Cristo, affinché la memoria di essa possa sempre essere conservata fresca e viva in tutti i cuori.
Thu, 26 Aug 2021 - 202 - 191 - Il rapporto tra il Sacrificio della Messa e il Sacrificio della Croce (Parte II)
L'offerta sacramentale del Corpo e del Sangue di Cristo sull'altare è spesso designata nella tradizione come la figura, la rappresentazione, il simbolo della passione e morte sacrificale di Cristo sulla Croce.
Thu, 19 Aug 2021 - 201 - 190 - Il rapporto tra il Sacrificio della Messa e il Sacrificio della Croce (Parte I)
Nella celebrazione eucaristica si trovano tutte le condizioni essenziali per un sacrificio; perciò essa è un vero e reale sacrificio. Il Dio-Uomo – il suo corpo e il suo sangue – è realmente immolato sull'altare (immolatur) e non solo rappresentato e offerto (offertur) al Padre celeste. Alle caratteristiche essenziali del Sacrificio Eucaristico appartiene la sua peculiare relazione interiore con il Sacrificio della Croce. I sacrifici prima di Cristo hanno infatti prefigurato il futuro Sacrificio della Croce; ma il Sacrificio della Messa è in modo infinitamente più perfetto una copia del Sacrificio della Croce compiuto sul Calvario.
Wed, 11 Aug 2021 - 200 - 189 - L'atto sacrificale del Servizio eucaristico (Parte III)
Il servizio eucaristico non solo è un vero sacrificio, compiuto nel presente sull'altare, ma, allo stesso tempo, è anche la misteriosa ripetizione e rappresentazione, o rinnovamento, del passato sacrificio della croce. Perciò la doppia consacrazione dovrebbe essere considerata sotto un duplice aspetto; in primo luogo, nella misura in cui è una mistica immolazione e rende l'attuale offerta del corpo e del sangue di Cristo un vero e proprio sacrificio; e in secondo luogo, in quanto rappresenta in modo visibile il passato sacrificio della croce.
Thu, 05 Aug 2021 - 199 - 188 - L'atto sacrificale del Servizio eucaristico (Parte II)
La misteriosa oscurità, in cui il mistero dell'Eucaristia è avvolto dalla nostra debole visione, si estende in particolare alla domanda in che misura Cristo sia realmente ed effettivamente sacrificato nell'atto della doppia consacrazione. Secondo l'insegnamento della nostra santa fede, dobbiamo tenere fermamente che l'Eucaristia non è solamente una semplice oblazione o un dono consacrato, ma molto di più, veramente e propriamente un Sacrificio.
Thu, 29 Jul 2021 - 198 - 187 - L'atto sacrificale del Servizio eucaristico (Parte I)
L'azione Sacrificale Eucaristica (actio sacrifica) consiste nella doppia consacrazione, mediante la quale il Corpo e il Sangue di Cristo, sotto le apparenze del pane e del vino, sono posti nella condizione di sacrificio e, quindi, sacrificati. – Tutte le preghiere, le cerimonie e le azioni che in parte precedono e in parte seguono la consacrazione nella celebrazione della Messa non sono, di conseguenza, essenziali al Sacrificio Eucaristico.
Thu, 22 Jul 2021 - 197 - 186 - Come Eterno Sommo Sacerdote
Come Eterno Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedech Cristo non cessa e non cesserà fino alla consumazione del tempo di offrire Se stesso nella Messa al suo Padre Celeste; ma ora non lo fa più da solo in modo personale e visibile, come ha fatto nell'Ultima Cena e sulla Croce, ma in modo invisibile e con l'assistenza di un rappresentante umano. Cristo è infatti il celebrante principale presso l'altare, perché Egli ha la parte primaria e principale nella celebrazione del Sacrificio Eucaristico; tuttavia Egli non svolge questa azione da solo e senza assistenza, ma impiega per essa servitori e strumenti appositamente autorizzati, cioè sacerdoti validamente ordinati.
Thu, 15 Jul 2021 - 196 - 185 - Chi offre il Sacrificio Eucaristico?
È fuori discussione, che nella Santa Messa Cristo non è solo la Vittima sacrificata, ma anche il Sacerdote che sacrifica (sacrificium et sacerdos mirabiliter et ineffabiliter constitutus – Orazione di S. Ambrogio); perché, "come Egli ha una volta offerto Se stesso sulla Croce, ora Egli offre Se stesso anche sull'altare, ma in modo incruento e attraverso il ministero dei sacerdoti (sacerdotum ministerio). – Cristo nell'Eucaristia è sia colui che sacrifica sia l'oggetto sacrificato.
Thu, 08 Jul 2021 - 195 - 184 - Le Caratteristiche Essenziali del Sacrificio Eucaristico
Tutto ciò che abbiamo dimostrato dalla parola scritta e la parola tradizionale di Dio, è stato dichiarato solennemente e formalmente dalla infallibile Chiesa nel Concilio di Trento, con la definizione che nella Santa Messa viene offerto al Dio Uno e Trino "un vero e proprio Sacrificio" (verum et proprium sacrificium). Questa verità rivelata della salvezza è eminentemente inclusa nei "misteri divini, che per loro natura trascendono fino ad ora l'intelligenza creata, e che sebbene divinamente rivelati a noi e compresi attraverso la fede, rimangono tuttavia nascosti ai nostri occhi dal velo di questa stessa fede, e avvolti in una certa oscurità, finché siamo pellegrini in questa vita mortale, distanti da Dio.
Thu, 01 Jul 2021 - 194 - 183 - I Padri dell'Occidente (Parte V)
Il carattere sacrificale della Messa è ancora più enfaticamente simboleggiato in un dipinto che si trova nella cosiddetta "cappella del Santuario" dello stesso cimitero. Sulla parete principale, adiacente alla tomba del martire o all'altare, è dipinta una tavola a tre gambe su cui sono rappresentati pane e un pesce; di fianco alla tavola si trova da un lato un uomo, con la mano destra stesa in benedizione sopra le offerte (pesce e pane), mentre sul lato opposto si vede una donna con le mani sollevate, in preghiera (Orans).
Thu, 24 Jun 2021 - 193 - 182 - I Padri dell'Occidente (Parte IV)
La più antica e, allo stesso tempo, più importante rappresentazione del Servizio eucaristico risale all'inizio del secondo secolo, e si trova nella cosiddetta "Cappella greca" nella Catacomba di S. Priscilla. Si compone di un ciclo continuo di affreschi, il cui centro mostra la frazione del pane (fractio Panis). Poiché l'artista ha posto questa parte dell'immagine proprio sopra l'altare, deve essere considerato come una pala d'altare. Rappresenta la frazione liturgica del pane consacrato, che precede la santa Comunione, dalle mani del vescovo.
Thu, 17 Jun 2021 - 192 - 181 - I Padri dell'Occidente (Parte III)
I passaggi precedenti dei Padri sono una prova sufficientemente valida del carattere sacrificale dell'Eucaristia. Ad essi è allegata un'altra prova che, se possibile, è ancora più chiara e convincente. Alludiamo alle prove dei venerabili documenti e monumenti della liturgia ecclesiastica. Essi contengono un ricco tesoro delle verità della salvezza; sono vere e proprie miniere d'oro per quanto riguarda il dogma cattolico. La dottrina costituisce la radice e l'anima sia della vita ecclesiastica che del suo culto.
Thu, 10 Jun 2021 - 191 - 181 - I Padri dell'Occidente (Parte II)
Ricchi di profondo insegnamento sul sacrificio dell'Eucaristia sono gli scritti di S. Agostino († 430). “Abramo era allora, in verità, benedetto da Melchisedec, che era sacerdote dell'Altissimo Dio. Di questi ultimi molte cose notevoli sono scritte nella Lettera agli Ebrei. Poi è apparso per la prima volta (in senso figurato) il Sacrificio che è attualmente offerto dai Cristiani in tutto il mondo (sacrificium quod nunc a Christianis offertur toto orbe terrarum), e con il quale si è compiuto molto tempo dopo ciò che di questo evento è stato detto dal Profeta a Cristo, che non era ancora apparso nella carne: “Tu sei sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchisedec.”
Thu, 03 Jun 2021 - 190 - 180 - I Padri dell'Occidente (Parte I)
S. Cipriano († 258) in diversi punti elabora stupendi sentimenti riguardanti il Santo Sacrificio della Messa. Chiede ai sacerdoti di essere irreprensibili, dedicandosi di giorno e di notte a cose celesti e spirituali. – Secondo il suo insegnamento, la facoltà di celebrare il Santo Sacrificio costituisce il più bel ornamento e ghirlanda d'onore del sacerdozio cattolico, e per questo motivo la privazione di questo privilegio era considerata la più severa e la più dolorosa delle punizioni. L'altare è il luogo in cui i membri della Chiesa che sono temporaneamente separati dalla distanza, i vivi e i morti, rimangono in costante e intima comunicazione gli uni con gli altri.
Thu, 27 May 2021 - 189 - 179 - I Padri dell'Oriente (Parte III)
Negli scritti di S. Crisostomo († 407), troviamo molte importanti spiegazioni relative al sacrificio dell'Eucaristia. Con stupore loda la dignità del sacerdozio cristiano, che "non un uomo, non un angelo, né un arcangelo, né qualsiasi altro potere creato, oltre lo Spirito Santo stesso che lo istituì.” Egli mostra quale purezza e timore di Dio sono necessari affinché il sacerdote possa celebrare degnamente il santo e tremendo Sacrificio.
Thu, 20 May 2021
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