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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno

Monastero di S.Vincenzo Martire - Bassano Romano (VT)

Liturgia della settimana, preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire di Bassano Romano (VT)

4817 - [Mer 8] Commento: Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera.
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  • 4817 - [Mer 8] Commento: Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera.

    Gesù parla ancora dello Spirito Santo. Nelle sue parole vi è una promessa di fiducia e di amore. Non lascerà soli i suoi discepoli nel momento del bisogno. Egli è la Rivelazione del Padre e in quanto tale è completa in se stessa e non richiede di ulteriori aggiunte. La sua missione di amore sarà completata sulla Croce, altare del sacrificio della Nuova Alleanza. Sarà lì che glorificherà, nell'obbedienza e nell'umiltà il Padre. Il Mistero Pasquale è la celebrazione del mistero infinito di Dio verso di noi. La possibilità che questo mistero entri nella realtà quotidiana dei discepoli sarà garantita dallo Spirito Santo. Egli non aggiungerà niente a quanto già detto da Gesù; renderà efficace e più chiara la sua azione. Il Gesù storico opera ancora nel sacramento di salvezza della Chiesa. Leggiamo la storia della Chiesa e capiremo che significa la manifestazione dello Spirito Santo. I grandi Concili saranno capaci di aprire, nella guida dello Spirito Santo, questo grande libro che altrimenti ci resta inaccessibile. I sacramenti, l'annuncio continuo della Parola di Dio sono strumenti che non fanno altro che continuare questa storia di amore, sempre uguale e sempre nuova: come tutte le storie di amore. La Chiesa è strumento di salvezza per la santità di alcuni grandi personaggi e di tanti operatori della quotidianità e del servizio umile. La Chiesa è strumento di salvezza anche quando in essa, nella sua realtà terrena, sembra prevalere l'egoismo e l'antagonismo; perché comunque nei sacramenti lo Spirito Santo è sempre efficace.

    Wed, 08 May 2024 - 1min
  • 4816 - [Mer 8] Vangelo: At 17, 15-22 - 18, 1; Sal.148; Gv 16, 12-15.

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

    Wed, 08 May 2024 - 0min
  • 4815 - [Mar 7] Commento: Se non me ne vado, non verrà il Consolatore.

    Gesù continua a parlare ai suoi discepoli in un momento difficile. La tristezza che li prende ha due motivazioni. Da un lato stanno comprendendo che il loro Maestro tra poco dovrà affrontare una morte tremenda. Il dolore che provano è grande; infatti umanamente non sapranno reggere a quegli eventi che ora Gesù preannuncia. Provano anche una disillusione rispetto a tanti progetti che si erano costruiti nelle loro menti. La perdita del Maestro significa anche l'infrangersi dei loro piani di gloria. Tutto questo è vero; ora però vi è in loro un dolore profondo per quello che il loro Signore sta dicendo. I discepoli amano sinceramente il loro Maestro; ma la loro fede non è ancora pura. Pongono i loro desideri prima dei piani di Dio; è un atteggiamento inconsapevole. Nonostante questo il loro amore è sincero ed onesto. Di fronte alle parole di Gesù si scatenano nei loro cuori diversi sentimenti e paure maggiori. Gesù preannuncia anche momenti dolorosi e di difficoltà. La promessa dello Spirito Santo di Gesù vuole garantire, per i discepoli una presenza efficace che li possa aiutare in questo passaggio difficile. Lo Spirito di Dio è Spirito di Amore che prolunga la missione di Cristo nella verità e nella pace. Gesù è ancora presente; non con il suo Corpo fisico ma nel Corpo della Chiesa e nel Corpo eucaristico. È presente nella Parola che spezziamo insieme. Lo Spirito Santo che agisce è segno di presenza efficace e reale di Cristo. La Chiesa è la realizzazione della promessa di Dio. Partecipiamo alla vita della Chiesa, nei sacramenti e nei servizi di carità, per rendere efficace questa presenza.

    Tue, 07 May 2024 - 1min
  • 4814 - [Mar 7] Vangelo: At 16, 22-34; Sal.137; Gv 16, 5-11.

    In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Ora vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: "Dove vai?". Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi. E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio. Riguardo al peccato, perché non credono in me; riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe di questo mondo è già condannato».

    Tue, 07 May 2024 - 0min
  • 4813 - [Lun 6] Commento: Lo Spirito di verità mi darà testimonianza.

    Il tema del Vangelo odierno è quello della testimonianza dello Spirito Santo e dei discepoli a Cristo Risorto. La testimonianza che Gesù ha reso a se stesso durante la vita con le parole e con le opere, continuerà ora ad opera dello Spirito Consolatore e dei discepoli. La testimonianza dello Spirito Santo consisterà nell'annunzio evangelico che: "Dio ha tanto amato il mondo da sacrificare il suo Figlio unigenito, affinché chiunque crede in lui abbia la vita eterna". Ma anche i discepoli renderanno testimonianza a Gesù: questa è l'ultima consegna lasciata loro dal Risorto al momento dell'ascensione. E tuttavia anche la loro testimonianza sarà sostenuta dalla grazia dello Spirito Santo, il quale suggerirà loro, nel momento della prova, le parole più convenienti. Gesù parla dello Spirito come consolatore, e nel medesimo tempo, ci predìce che questo consolatore ci spingerà a dare testimonianza che ci procurerà persecuzione. "Vi ho detto queste cose perché non abbiate a scandalizzarvi. Vi cacceranno fuori dalle sinagoghe". Questa apparente contraddizione della vita cristiana si chiarisce soltanto se noi da veri credenti, ricordiamo che la nostra consolazione è sostanzialmente quella di avere una identità di vita con il Cristo. Questa è la consolazione del cristiano: scegliere e amare come Cristo ha scelto e amato, vivere in lui la comunione con il Padre e lo Spirito, non senza incontrare ostacoli e difficoltà. La testimonianza cristiana, anche senza parole, è impegno di tutti i giorni e fa parte dell'opera di evangelizzazione che ci spetta come membri della Chiesa. Facciamo tutto questo con gioia, sapendo che non siamo mai lasciati nella nostra solitudine, perché nel santuario più inviolabile della nostra intimità, abbiamo la compagnia dello Spirito di Gesù, che è la sua presenza continua tra di noi.

    Mon, 06 May 2024 - 2min
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